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AMORE INFINITO



12.02.2008

Parlagli di me



Domanda: Se qualcuno dovessi chiedermi di te, cosa vorresti che dicessi?

A quel qualcuno parlagli di me e dì che sono felice, che in mezzo ai cerchi energetici che il Signore possiede, danzo un ritmo di cui mi sono innamorato.

Parlagli di me, e dì che le stelle sono le luci che ora sostituiscono quelle alle quali il mio corpo era abituato.

Parlagli di me, e ricordagli che il mio sorriso continua, il mio abbraccio e una mia carezza.

Che io sono tornato in questi luoghi dove, prima di arrivare tra di voi, c’ero già stato.

Parlagli di me, e non aver paura mai di dire che sono presente ed esisto.

Che evolvere tocca a tutti e che, mentre io lo faccio, vi afferro forte la mano e vi ungo di consapevolezza, che l’orecchio deve aprirsi alla verità indelebile che persiste.

Parlagli di me e del mio movimento, quello instancabile, che qualcuno, lassù che amo, mi ha donato.

Non stancarti e continua a parlare di me, del firmamento che custodisce i miei sospiri e l’amore che alimenta il mio pensiero.

Parlagli di me e senti e, continuando a sentire, ti trasmetterò un senso di me, della mia anima, che amo ed educo.

Parlagli di me, e parlagli di Dio, perché a meno di Lui non posso fare.

Parlagli del cuore, dei suoi nascondigli e raccontagli che io adoro trovarli, che è un saggio passatempo leggere i suoi versi, ogni suo singolo commento.

Parla forte e racconta quanto c’è da fare qui, in mezzo a voi che vedo, aiuto e contemplo.

Che spesso siedo sulla luna e sfioro i vostri sguardi verso ella.

Parlagli di me e dì che la mia voce è forte e vera e che nessuno immagina la luce che al mio spirito governa.

Che i colori che mi circondano sono infiniti come il più grande e bell’arcobaleno che non si può misurare.

Che nel mio animo c’è la pace, perchè vivo per l’Amore, e che tentiamo il tutto per tutto per dominare l’odio che manipola il vostro mondo.

Parlagli del cielo e della sua forza che va oltre quel che si riesce a vedere con i vostri occhi nudi; che la mia grinta è incombente perché sono fiero e la mia fierezza la dedico a Colui che mi ha creato.

Parlagli di me e digli che non dimentico, che il sole vero non tramonta e che sono io che sveglio l’alba.

Che non piango, che le mie lacrime si sono asciugate appena la sua luce ha trapassato il mio animo.

Parlagli di me che sono commosso di tutta questa bellezza, degli spazi che Dio mi ha dato, di tutto quello che ho ritrovato, ma che, in realtà, mai avevo perso.

Che vi tengo con me anche se qualcuno si sente stanco.

Parlagli di me, e io sarò lì con te per sussurrarti le parole che parleranno di me.

Manuele





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