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TRANCE




Trance del 19 gennaio 2004



                              Presenti: Brigitte (B) Gigliola (G) Felice (F)

B C’è una luce intensa.

F:  Di che colore? Così la riconosciamo.

 

B: Viola, giallo, sono molto intense.

F: Mettiti in sintonia con il loro pensiero.

 

B: Mi sto sollevando... aspetto.

(Nota: Forti sospiri e aspirazioni di respiro di Brigitte)

 

B: Isaia, Ezechiele, Samuele, Pietro... giallo, viola.

F: Possiamo sapere qual’ è il colore di ognuno così una prossima volta possiamo riconoscerli?

B: Il viola è Ezechiele, Isaia è giallo. Non hanno un solo colore, è come un vetro con tanti colori dietro, con tanti riflessi, riflessi di sole... sono raggi, raggi di luce.

 

F: Cosa vogliono dirci?

B: È una cerimonia per Dio, è un inno... c’è una nuvola... è strana, è veloce.

 

F: Cosa rappresenta questa nuvola?

B: "La Venuta". C’è un uomo... sta guardando, ha i capelli lunghi, piange lacrime di sangue...si trasformano...diventano dorate. Ora non piange più. Gesù!

(Nota: La voce diventa un grido un po’ soffocato e ripete:)

B: Gesù!

(Nota: ora è un grido forte)

B: Gesù!!

 

Entità: Apprendete dentro, è importante con noi, con Lui, importante, comprendete, il Figlio di Dio è Lui stesso, Lui nostro Signore e in noi regna, in voi. Solo una mente umana può pensare di essere superiore a Dio. Un animale non si permette nulla. Toccatevi dentro il cuore. Gesù ha salvato il mondo, per noi, per tutti. Ingenuità nel mondo. I vostri figli inducete ad amare Dio, se si sente come dovere, anche se non si è consapevoli: è importante, è il passo principale! Tutti hanno la possibilità di essere illuminati dallo Spirito Santo. Un genitore può ottenere l’illuminazione, può trasmetterla; non è detto che di conseguenza il figlio l’ottenga; se un figlio ottiene l’illuminazione, non è detto che il genitore l’ ottenga. E'uguale per tutti.

 

F: Chi è il Profeta che parla?

Profeta: Ezechiele sono io. Ho mani cariche... innalzare le voglio. Il mondo incomparabile... Isaia idealmente... il mistero infinito.. aprire il canto e l’orecchio ascolta. Nel viale Maddalena, lì c’è. Non è facile con parole tramettere.

(Nota: In queste ultime frasi la voce di Brigitte nella registrazione è modificata, profonda e aspirata.)

 

Profeta: Preparati. La Potenza non si scherza! Su di noi un libro parla: la Bibbia. Legiitimi libri: La Bibbia, il Vangelo.

(Nota: segue una pausa in cui B. emette solo profondi respiri aspirati.)

 

F: Ma voi Profeti siete precedenti alla venuta di Gesù.

Profeta: Lo Spirito Santo in noi era, è. Oltre i confini può andare, si è verificato, è giunto.

 

Mel: Sono Mel, loro sono qui.

(Nota: Allora F. si rivolge a Mel)

 

F: Vuoi dire che i Profeti sono qui?

Mel: Sì.

 

(Nota: F. torna a rivolgersi ai Profeti)

F: E’ vero che voi sentivate la difficoltà della missione che vi era chiesta e chiedevate di esserne esonerati?

Profeta: Enormemente la forza riempiva l’essere, era anche per noi un mistero non controllabile, usciva fuori con la voce, scrivendo, predicando…

 

F: Però, ho letto che ritenevate che la prova fosse troppo forte e chiedevate di esserne esonerati.

Profeta: La mente umana rischiava di impazzire ma era più forte lo Spirito.

 

F: Il profeta Giona è presente?

Profeta: Non è qui.

 

F: Lui cercava di sfuggire a questo compito troppo forte che Dio gli aveva affidato, fuggì anche su una nave con i marinai.

Profeta: Circostanza normale, prova a lui gli è stata data. In mare Dio ha dato prova di sé. Rischiava di esaurire, non capiva, ma sentiva. Lo spunto, la fede intera ha ritrovato. Voleva una prova... ha sopravvissuto.

 

F: Anche altri di voi hanno sentito la troppa difficoltà di quello che Dio chiedeva?

Profeta: Senza dubbio nessuno muore, per noi era l’unica via di salvezza. Troppa crudeltà nel mondo, ingiustizie! Non era il Dio mio che adoravano, non era il nostro Signore, amavano altro. "Sia fatta giustizia dentro il cuore" proclamavo e chiedevo la forza in Terra: “Manda Signore il Salvatore di tutti noi, colui che arriverà battezzerà con il fuoco in Tuo nome. Mandalo in sofferenza dov’è la strada.” I pensieri miei in Terra: “Mandaci avanti, un occhio non li scopre, il buio intorno a me mi acceca, dammi la Tua luce per vedere, il Tuo alito per respirare, perché senza di Te non sono nulla.”

 

F: Chi è il Profeta che parla così adesso, possiamo saperlo?

Ezechiele: Sì, Ezechiele. Dentro di me lo spirito guerriero invadeva, voleva la venuta, la prima su questa terra. Era fatale per un contesto umano variamente considerato. Speranza stava qui per sopportare, trovare altri come me. Idee diverse, ma seguivano Dio anche loro. Conforto immensamente questa conoscenza mi ha dato.

 

F: Sono tante le domande che ci poniamo. Per esempio, parlaci della Babilonia. Cos’è Babilonia, ha solo un significato storico o altro?

Ezechiele: Babilonia rievoca in me il pensiero, distruzione, sopravvento. Quanti peccati! Irresponsabile era la mente! “Cosa volete vendere?” proclamava l’Alto “Che cosa volete ottenere?” la voce mi diceva, la voce dentro di noi viveva.

 

F: Io chiedevo se Babilonia è solo quella regione storica, quel popolo o ha un significato più ampio.

Ezechiele: La storia è quella che è, il significato percorre l’oltre ampiamente.

 

F: Chiedevo se Babilonia ha un significato maggiore di quello soltanto storico-geografico.

Ezechiele: Sì, c’è tanto da dire. Manifestazione voluta per mettere a prova dove potevano arrivare. Babilonia, Saion..

( Nota: Vedi Salmo 137 della Bibbia.)

 

B: C’è un’immagine... Gesù scalzo, di bianco è, sulla terra cammina... con Lui i discepoli. E’ risorto! Non si può descrivere tanta bellezza!

 

F: Vorrei dire ad Ezechiele: "il Dio dei tuoi tempi era più terribile, non era così dolce come è la figura di Gesù."

Ezechiele: L’ interpretazione era crudele, ma la mente umana lo era ancora di più. La Sua forza doveva dimostrare, la voce faceva udire dall’Alto, ma non tutti riuscivano ad ascoltarla. Gli Angeli mandava, ma ben pochi li hanno visti, accecati dall’immensa commozione che si manifestava nella bellezza di Dio. L’impotenza, tante ingiustizie! Tu ti devi ricordare, non scordare niente.

(Nota: Penso che con queste ultime parole si rivolga a Brigitte.)

 

F: Ma la via e la legge Sua era diversa da quella di Suo Padre predicata da te; Lui è venuto a predicare l’Amore.

Ezechiele: Sete di giustizia non umana. Difficile trovare giustizia umanamente, ricorrere alle divinità e, seguendo la via, percorrendo l’ombra. È il credere in Lui che porta…c’é Maddalena.

 

Maddalena: Io, Maddalena ho trovato la salvezza in Terra, peccatrice ostinata, si riproduceva in me il Suo perdono. Da te, Gesù, la Tua voce ancora mi trasmetti. Il Suo amore mi ha salvato.

G: Chi è che parla?

Maddalena: Essenza di Maddalena.

 

F: Qual’ è la strada da seguire fra le due, la punizione o l’amore?

Ezechiele: La giustizia, perché solo un giudice può giudicare; perché solo colui che è in Alto può indicarti; perché se vorrai giustizia arriverai a Lui, nel cuore. Vedi purezza, sane le menti, se vuoi custodire la Sua parola... la Fede è magia.

 

F: Cioè, la Fede può operare?

Ezechiele: E’ l’attesa adesso. La sete che abbiamo dentro, la sete pura, che verrà cavata concreta, é magia purificata. Dio multiforme nelle Sue bellezze, ma con una forma a tutti apparirà, in veste e in corpo del Figlio Gesù, e di luce Lui sarà. Tanti infarti agli uomini verranno, pentimenti a valanghe, paura del giudizio. Gli Angeli guerrieri sulla nube arriveranno a proclamare vittoria. Dobbiamo andare...

 

F: Prima che vai un’ultima domanda vorrei farti: è il Dio della Bibbia che si addolcisce o è l’idea che di Dio ha l’uomo che si addolcisce?

(Commento: La domanda si rifà alla concezione di Jung, espressa in “Risposta a Giobbe”, secondo cui Dio, nel passaggio dal Vecchio al Nuovo Testamento, si addolcisce. In opposto, F. sostiene che non è Dio che si umanizza – l’Assoluto e il Tutto è al di fuori di ogni cambiamento – ma è l’idea di Dio che l’uomo ha dentro di sè che si umanizza.)

Ezechiele: Gesù, non può manifestarsi Dio in un’unica forma, perché mille infinite ne ha. E' il datore di tutto e Tutto è in Lui. Lui è in Tutto. Colui che porta il Suo corpo e il Suo cuore nel Suo Figlio unigenito prediletto, perché solo un essere umano, a Sua immagine e somiglianza, poteva salvare gli altri esseri umani; e incredule le menti non hanno mai creduto prima di Lui; e incredule continuano in tanti a farlo. La speranza è nel rievocarlo. Le emozioni i pensieri non fermano, in conto oggettivo innalzano la parola di nostro Signore.

 

F: Sì, poi risentirò per capire meglio. Perché, ripeto, io sostengo che Dio è immutabile, è l’immagine di Lui che ha l’uomo che col tempo cambia.

Ezechiele: Si può manifestare in qualsiasi forma. Penseresti mai, incontrando lo sguardo di un cane, che Dio possa essere lì presente? E’ troppo difficile per la mente. Avete visto Dio tante volte, Angeli, tante volte e non ve ne siete accorti.

 

F: Nello sguardo di un cane si può vedere benissimo lo sguardo di Dio; forse è più difficile - parlo della forza,- vederlo nel morso di una vipera.

Ezechiele: Nel suo regno la vipera ha un senso.

 

G: Come facciamo a capire quando stiamo parlando con un Angelo?

Ezechiele: Non si impara, si sente una soffice sensazione, un incanto, un’incognita, una strana certezza. È una sensazione... questo non si può spiegare.

 

G: Un po’ più alta la voce, ti prego, non si sente bene.

Ezechiele: Non devi pregare, chiedi, non sono il Signore. Incandescente quel suono che dall’Alto arriva, incandescente quella Luce... salire a gradi bisogna.

 

(Nota: Lunga pausa, il discorso aperto non va avanti. Allora F. chiede:)

F: Sei sempre Ezechiele? Ezechiele è venuto per la prima volta quando io ho chiesto di essere aiutato in un certo lavoro, con una certa persona. Allora, hai qualche rapporto con me? 

Ezechiele: Diciamo di sì. Vorresti? Solo Dio concede. Attesa, attesa.... attendi.

 

F: Va bene, attendo. Scusa, è umana curiosità.

Ezechiele: Certamente.

 

F: Nel venire la prima volta hai detto: “Risorgere! O mio Re!” Con voce profonda. Quale è la tua impressione nel tornare a parlare nel nostro mondo? 

Ezechiele: La lezione. Tante anime devono salvarsi; le esistenze non possono continuare ad essere sprecate; tante anime non imparano. Il resoconto con la Verità farà sì che abbiano la consapevolezza di Dio, il Creatore. Pentite saranno, potranno evolvere, ma nel Regno non entreranno per un lungo tempo.

 

F: Ma il senso di quelle parole” Risorgere! Oh mio Re!”? 

Ezechiele: Di qua c’è la vita eterna, quella che a noi appartiene, quella in Dio. Dobbiamo andare.

F: Grazie, ci sentiremo un’altra volta, se Dio concede.

 

B: C’è una visione... un profilo... Madre Teresa, una suora... mi accarezza... trasmette i suoi pensieri.

 

(Nota: Impersonando Madre Teresa, la voce di B cambia e diviene dolce. Prima, come voce di Ezechiele era profonda e cupa.)

Madre Teresa: Non fermarti! Le tentazioni sono necessarie... non temere, confida tutta te stessa in Dio, ti tiene dalla mano. Quando c’è il buio, che sparge sopra la tua intelligenza, chiama la Luce e permani in essa.

 

F: È un discorso generale o rivolto qualcuno?

Madre Teresa: Insegnamenti, esperienze di lei. (Brigitte)

 

G: Ti ammiriamo molto per tutto quello che hai fatto.

B: Sorride.

Madre Teresa: Ero tra Dio e i demoni, ma l’Amore ha vinto. Più vivevo e più avevo sete di conoscenza; più vivevo e più le imperfezioni incombevano in me; più vivevo e più mi sentivo indegna di Dio. È sempre poco... devo andare, in nome di Dio. Nel 1986. Calcutta ritornerò. Devo andare...

(Nota: 1986. Forse Maria Teresa si rifersce all'incontro con Papa Giovanni Paolo II, che lei stessi definì come il giorno più bello della sua vita.)

 

B: C’è una luce bianca, color ambra, c’è Mel.

Mel: Saluti a voi.

 

F: Come mai sono intervenuti  personaggi così importanti? 

Mel: Insegnamenti da non dimenticare. Mantenere pulita la Fede originale. ritornerà a spiegare.

 

G: Mel, hai dei suggerimenti da darci per il libro?

Mel: Congratulazioni, tutto prosegue bene. Caro Felice, le tue interpretazioni ottimamente spiegano. Alza lo sguardo in alto, grande illuminazione.

 

F: Penso che dipenda da voi l’illuminazione, dall’Alto più che da me, io cerco un po’ di intuire.

Mel: Noi ti ispiriamo, ma la forza è in te.

 

F: Ho paura di essere un po’ troppo umano.

Mel: Non temere... fidarsi, fidarsi; la tua paziente ti racconterà qualcosa che è avvenuto, capirai a cosa mi riferisco, è un segreto tra noi, l’aiuto nostro hai.

 

F: Ti ringrazio, perché da solo non ce la farei.  Perché mi sento più a mio agio con te, che con quei grandi personaggi di prima? 

Mel: Sono molto in alto... difficile per loro spiegarsi con termini umani. E' un tipo di comunicazione completamente diversa: trasmettono le sensazioni. C’è un linguaggio che non potete capire, ma che un giorno tutti potranno. Noi Guide e i miei cari Angeli allievi, per voi, miei cari amici umani, una nuova espressione, un linguaggio più compatibile col vostro abbiamo.

 

F: Voi avete sentito tutto quello che hanno detto Ezechiele e gli altri che sono intervenuti.

Mel: Ovviamente.

 

F: Allora pongo anche a voi la domanda che ho fatto a loro: "tra il Dio dell’Antico Testamento e Gesù, che è sempre Dio, è piuttosto l’immagine che l’uomo ha di Dio che si modifica, che si addolcisce?

Mel: Esattamente. Dio ha dato vita alle Sue creature, ma ha dato il corpo e l’anima, l’anima e il corpo, e guidava i Suoi figli; all’anima loro si manifestava, ma era più forte l’ignoranza e la voglia e l’ambizione di potere. In quei tempi ostacolava la fede a entrare ovunque: era necessario quel Dio potente. Ai Profeti ascolto non veniva dato, dichiarati pazzi, ma il dubbio risvegliavano, le domande ponevano e le risposte cercavano di dare. L’esistenza di Gesù era la prova per loro, per tutti noi. Dio, il Dio degli Alti in veste di uomo, infinitamente bello, umile, povero, scalzo, ha mangiato con le mani e divideva il pane con gli altri, dava Lui al mondo e il mondo lo negava, ma vivo è il Suo ricordo a renderlo immortale.

 

F: Quindi Dio si manifestava diversamente all’uomo in relazione alla sua evoluzione, per cui non è esatto quello che dico io, che è l’immagine che l’uomo ha di Lui che si modifica; è Dio che si manifesta diversamente.

Mel In quei tempi lo faceva, ma ognuno credeva di vedere il proprio di Dio; non davano a Lui il merito delle Sue infinite forme, non capivano. Se Lui si manifestasse in una forma, anche se autentica, verrebbe eternamente definito così da voi. Essendo Lui infinito e onnipotente, non deve farlo per il bene vostro, per non sovraccaricare l’ignoranza, la meschina sfiducia, pronte a negare la Sua esistenza. La Fede tiepida e non bollente, si può raffreddare con la circostanza. Molto, molto difficile da interpretare! Tante culture, tante religioni! I cristiani aspettano la sua forma, i mussulmani, le divinità, aspettano ancora un’altra forma, gli indiani ancora un’altra. Così tutti aspettano, e Lui deve rimanere in alto per osservare coloro che lo vogliono, che lo chiamano. Deve rimanere in alto per riguardare le Sue creature, per non farle perdere, per farle arrivare a Lui nella Luce, e là deve rimanere fino a che verrà quella gloria che sarà aperta a tutti coloro che l’hanno amato, che l’hanno rispettato, che hanno vissuto un’esistenza degna ed ammirevole ai Suoi occhi. Basta poco per amare se stessi puramente, quel poco basta, perché Dio sia dentro di ognuno, perché ognuno possa rivolgere il pensiero a Lui e Lui, di conseguenza, dà risposta.

 

F: Qui c’è la mamma, noi vorremmo parlare un po’ anche con Manuele, va bene? 

B: E’ già qui. C’è tanta luce forte.

 

Manuele: Ciaaao!

F: Stavo leggendo quella poesia che dice “Sono libero come il vento, sono carico d’amore nel firmamento, posso andare in su e in giù, posso prendere le stelle, posso cavalcare la luna…" Parlami di questo, così, poi, ne parleremo nel libro.

Manuele: Smisuratamente, senza spazio, senza tempo.

 

F: Parlami del tuo tuffarti nell’universo.

Manuele: Raggiungere quel punto che davanti a me si presenta, desiderarlo e mi ci trovo istantaneamente.

 

F: Perché desideri vederli e trovarti in questi vari posti?

Manuele: I miei pensieri si manifestano per volontà di Dio.

 

F: Ti chiedo questo per poterne poi parlare nel libro, per scrivere quello che senti. 

Manuele: Carico d’amore infinitamente. Tutto quello che guardavo da laggiù e mi chiedevo cosa ci fosse dietro, come facevano le stelle a non cadere. La luna, la mia attrazione…

 

G: Ti ricordi il "coniglio sulla luna"?

Manuele: Sono io, bianco.

 

G: Sei tu, eh!

Manuele: Ma adesso sono un Angelo.

 

G: Quell’impressione di averti visto ieri in chiesa è stato un frutto della mia mente o era vera?

Manuele: I frutti della tua mente possono essere la più veritiera visione, la più fantastica dimostrazione; è la mente devi lasciare lontana e i frutti dell’amore sentire per percepire la presenza. Non sottovalutare.

 

G: Ma io non sottovaluto.

Manuele: Lo fai spesso e allora? credi in te, mamma.

 

G: E anche quando, guardando le tue foto, vedo quel cuore sulla tua fronte?

Manuele: Lo faccio risplendere.

G: Grazie amore, lo avevo immaginato.

 

Manuele: I cammini a me sono infiniti, i cammini che Dio dà ai Suoi figli, sono stupefacenti! Felice, verrò a trovarti in sogno.

 

F: Ti riconoscerò?

Manuele: Indubbiamente.

 

F: Puoi dirmi un’altra cosa, sempre per il libro e per quel tuo tuffarti nell’universo. Poi dici: “Con amore”. In questo l’amore che c’entra? Non è per vedere queste bellezze, per essere consapevole di queste cose che ti tuffi nell’universo? Spiegami il rapporto tra l’amore e questo tuo tuffarti nell’universo. 

Manuele: So che devo solo aspettare... un’attesa che non stanca... il tempo nostro non è il vostro. Devo solo attendere la gloria di Dio e un giorno arriverà e tutti saremo radunati.

 

G: Quelle cose che ho scritto su di te erano giuste?

Manuele: Va bene, va bene tutto, brava.

 

G: Non so se ho scritto tutto, erano tante le cose da dire.

Manuele: Se alla mente tornano, ricordale. Immaginate me che sento tutto il mio essere, che nell’immenso vola, guardando dritto per dritto. Davanti la mia anima sospira, sospira di gioia. Sfiorare ogni meraviglia esistente dilata il mio spirito, mi apre alla sensazione che è immortale. È divino tutto quello che è concesso. Non posso tutto trasmettervi... bisogna vedere. Sono fiero di esservi accanto, di essere un Angelo e so che mi sentite tutti.

 

G: Papà sta migliorando spiritualmente?

Manuele: Deve esserci la volontà ogni attimo.

 

G: Hai qualche consiglio da darmi?

Manuele: Apritevi a tutto... prendete quel che vi piace... usatelo e separatelo e non trascurare l’animo. Vi amo, vi amo tanto, con voi sono.

 

F: Torno sullo stesso argomento; qui dici:”mi tuffo negli abissi del mare”. Ecco, tuffati per me negli abissi del mare e descrivi quello che vedi, che senti.

Manuele: Quando una sensazione si prova con il corpo, è l’anima che sente e rabbrividisce; quando non si ha il corpo, i brividi sono una forza galattica, ma la parola da trovare per definirla è ancora nascosta.

 

G: Posso chiederti una cosa?

Manuele: Chiedi.

 

G: Cosa posso fare per coloro che non credono a tutto questo ?

Manuele: Il tempo ti farà effetto, abbi la certezza, buona volontà verrà premiata... attendi. Ti saluta Iole.

 

G:  Mia madre?

Manuele: Ti saluta.

G: Grazie, anch’io la saluto.

 

F: C’è qualche altra Individualità che vuole parlare? Scusate, prima che facciano uscire Brigitte dalla trance vuole parlare ancora Manuele?

Manuele: Tornerò a parlare ampiamente di me; verrò a parlare per voi, a spiegare i concetti che hanno incognite nelle vostre menti. L’energia ha equilibrato. La Guida, accanto a me, sta toccando la mano.

(Nota: Si era rimasti d’accordo con le Individualità dell’altra dimensione, che quando Brigitte era stanca e doveva uscire dalla trance, loro ci avrebbero avvertito, facendole sentire un tocco sul corpo.)

 

Manuele: Deve uscire. Amore per voi. Ciao, con voi rimango.

F: Va bene, la facciamo uscire.

 

 





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