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19.03.2008

Il suono delle vibrazioni alte



Domanda: In nome di Dio, ci sei Manuele?

Sono qui con te.

Domanda: Puoi parlarmi della nuova dimensione in cui ti sei trovato? 

Chi è in questa dimensione, da imparare non ha; ha solo da salire verso la continuità della potenza della forza che regna immacolata e possente senza mai venir squilibrata.

E’ importante chiarire che le dimensioni dell’intero Cosmo non sono tante bensì, sono tanti i piani o i livelli all’interno di ognuna di queste.

Il piano dove mi è stato concesso di entrare, prima di tutto per mia volontà, può essere definito come un unico suono, come se una melodia colmasse i sensi. E' difficile percepire il movimento delle identità sottili che lo popolano poiché quel che ho visto, è simile a niente sulla Terra e per questo sarebbe molto limitativo un paragone.

All’interno di questa dimensione ci sono diversi ruoli, ma ancora non sono a conoscenza di tutti i compiti che si possono svolgere lì. So che alcuni come, ad esempio, gli Esseri che ho visto, pregano in una maniera da togliere l’importanza a tutto quello che vorrebbe averla, e la danno soltanto a ciò che ha fatto nascere il raduno.

Vedi non è che loro sono sempre fermi lì; no, loro lavorano in vari spazi dell’Universo ma, quando sentono il richiamo primordiale cioè, "ciò che è dal principio", si ritrovano all’istante insieme e indisturbati.

Domanda: A quale richiamo ti riferisci?

Alla voce degli Arcangeli. Quando giunge una preghiera, presa in considerazione da un Arcangelo, giunge il suono di quel richiamo alle anime che lo possono ascoltare o, meglio, alle anime che hanno come compito aderire a quel chiamo.

Domanda: Di quale suono parli?

E’ il suono delle vibrazioni alte. E’ questo che mi è stato risposto per ora; forse più avanti potrò dirti di più. So solo che è una specie di vortice astrale immensamente forte e pieno di tutte le tonalità del Cosmo intero; loro sono attratti da questo vortice incombente e vengono come assorbiti da questo, per poi portarli al ritrovo quando è il momento.

Domanda: Tu lo senti? 

No, ancora no, ma nessuno sa per certo dove porta l’evolvere.

La coscienza che si amplifica è simile allo scoprirsi più genuinamente e più vivamente perciò, non posso dirti se un giorno anch’io potrò sentirlo.

Mi è stato detto che la mia natura è prorompente e altruista; mi è stato anche confermato che così è stato in tutte le mie esistenze, anche se le esistenze che ho vissuto, sono state tutte completamente differenti e con esperienze totalmente diverse.

Domanda: Quelli che pregano che natura hanno? 

Loro sono irremovibili dalla carità e dal perdono. Sono di una natura mistica e tutti, senza nessuno escluso, sono stati almeno una volta Santi nell’ esistenza terrena.

Non vuol dire che non abbiano mai peccato, ma hanno espiato per il meglio le loro colpe e sono stati graziati con la santità anche in Cielo.

Nei momenti di raduno non sono sempre gli stessi, ma la preghiera non si ferma mai e tiene in vita o, meglio, alimenta i migliori sentimenti, con un’energia impeccabile, anche quelli che sono troppo distanti da voi o che, per meglio dire, per la vostra consapevolezza, è stato umano, è impossibile conoscere. Fanno a turno, ma non so dirti il numero di tutte quelle Entità brillanti.

Possono girare trasmettendo la loro forza a chi dell’Universo la desidera. Ma è questo anche un modo per individuare nuovi ricercatori messaggeri; sarebbe a dire, esseri che fanno ponte tra una dimensione e l’altra, come punto di riferimento, per constatare le eventuali transizioni individuali dell’ individuo o Entità per la quale si sta pregando.

Sono indisturbati nel loro credo interiore e vivono la compassione, non come la vivono gli umani, ma con un certo distacco perché per la loro evoluzione, è permesso loro di vedere il perché delle pene che affliggono un essere e, comprendendone la causa, entrano in gioco o, meglio, in preghiera. Per questo non riconoscono la parola "giustificazione" e pregano un costante mantra nel loro cuore per liberare il vittimismo interiore di tutti gli esseri.

Domanda: Ma parlando di noi umani, se un essere tende a prendere con vittimismo alcune esperienze negative, sia perché non avendo ricordo delle vite precedenti, non sa che sta pagando, sia per il proprio carattere, come fa a liberarsene?

E’ proprio perché non sa con la mente, che viene aiutato attraverso la sua anima, che è la mente vera nell’ immensità. La preghiera, quella loro, non ha parole ma è di più, come se diventasse un suono generale che però è controllato direttamente da Dio e non da loro e loro, a loro volta, si ricaricano della forza suprema di Dio.

Domanda: Ma tutti gli esseri creati da Dio godono della sua forza suprema ?

Tutti sempre da quando nascono fino all’infinito. Se questa forza non fosse sempre presente, non ci sarebbero nascite in nessuna dimensione, né creazioni di nuovi spiriti, né evoluzione. Loro sentono coscientemente, e hanno un tale rispetto per tutto quel magnetismo fantastico, che evolvono ad una velocità inimmaginabile.

Domanda: Puoi parlarmi delle nascite dei nuovi spiriti? 

Non è il momento, ma tieniti la domanda. Quando avrò le informazioni necessarie, procurerò di donartele. Fino adesso so ben poco a riguardo, nel senso che è possibile che sappia di più, ma non ricordo tutto. Comunque, andando avanti, si riprendono anche informazioni remote che, anche se recondite, tornano a galla quando è il momento.

Domanda: Perché neanche loro possono vedere mai Dio?

La domanda giusta sarebbe: perché Dio, non si fa vedere neanche da loro?

Ad ogni passo del Creatore, ad ogni scia che lascia dietro, c’è un mondo o una dimensione possibile. Voglio dire che, la velocità con cui il Signore impiega il suo movimento, non la si conosce, ma si sente la sua presenza ovunque. Per questo motivo si sa che, ancora prima che qualcuno arrivasse in un determinato luogo, la presenza del Signore c' era già stata, lasciando colmo quello spazio della sua forza vitale, che va ad interagire con gli Esseri che la vivono, componendo così, un piano che, man mano che si allargherà per nature e compatibilità distinte, si verrà a creare una dimensione.

Un Essere che pensa di poter raggiungere Dio, non sa della sua onnipotenza,  perciò non sa quello che pensa.

Fede è una parola di una importanza inestimabile. Fede vuol dire evoluzione, ed è giusto che ogni essere umano o no, la conservi.

Fede vuol dire credere senza vedere; vuol dire poter raggiungere il Padre con il pensiero e gli atti, attraverso la catena infinita che siamo tutti noi.

Se un essere vedesse Dio, potrebbe illudersi di essere arrivato al massimo della propria evoluzione, e questa è una contraddizione a questa parola che è sinonimo di infinito.

Chi ha fede, crede e cerca e, può esserne certo, troverà.

La certezza è sinonimo di pretesa e pretende soltanto colui che fede non ha.

Amica mia e più di questo, per oggi è bene che concludiamo così.

Ai tuoi passi terreni ora.

Grazie infinite, Manuele, amato essere da tutti noi.

Manuele: Alleati per sempre. Che Dio vi benedica.

Manuele





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