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MESSAGGI

PARLANDO DELLA MEDIANITÀ



20.05.2008

Entrare in contatto con il Regno dell'Amore



Il vortice astrale si apre e le tue orecchie pronte prendano appunti per iscritto sul cuore.

La mente annulla come meglio puoi; i tuoi sentimenti neutralizza e concentrati a sentire il risultato di questo esperimento che qui noi chiamiamo: “entrare in contatto con il Regno dell’Amore.”

Cara alleata, sappi che presto potremo sul serio concentrare i nostri flussi insieme per riportare testimonianza spirituale, noi attraverso il nostro reale vivere, e tu attraverso il tuo saper sentire.

Perchè ciò si possa verificare, dovrà passare alcun tempo necessario per rimettere ordine nella scala degli scopi dell’anima, dopodiché l’energia fluirà più libera e senza condizionamenti.

Sono Mel. Il momento è proficuo perché ci sia scambio.

Ti spiego: tanti suggerimenti avete avuto in passato e continuate ad avere anche nel presente, tramite un’ infinità di comunicazioni vostre e di altri, tutte valide, ma non tutte appunto approvate dalla mente.

Se non sento interiormente evoluzione, cioè se non sentiamo, noi esseri consiglieri, in voi la necessità di evolvere attraverso la Verità, allora lasciamo spazio al vostro libero arbitrio di gestire questa esperienza di vita come meglio credete.

La responsabilità è di ciascun spirito; a noi nulla comporta, comporta solo nel caso che i nostri consigli o apporti diventino un mucchio di carte raccolte senza uno scopo vero.

Lo scopo, prima di tutto, deve essere personale e si deve divenire responsabili di questo. E’utile guardarsi dentro e accettare che questa vita non è altro che un’esperienza necessaria per scrollarsi di addosso convinzioni false o superflue al mondo dello Spirito, al regno dell’Amore.

In questa terra seguo diversi esseri che stanno compiendo ricerca spirituale; ognuno ha il suo grado di percezione e di sentire; per questo ad ognuno do esattamente ciò che posso dare, o meglio, non più e non meno di ciò che è pronto a ricevere.

Finché un essere non assimilerà un qualcosa al quale gli è già stato risposto, ovviamente in modo tale che il suo percepire potesse cogliere, non passeremo al passo o al suggerimento successivo.

Siamo un mezzo di Dio, e in noi c’è la Coscienza divina che ci avvolge con naturale portamento verso l’ avanti e non verso l’ indietro. E’ molto importante sentirsi uno strumento, capire esattamente cos’è questo dono.

Questo vuol dire che, quando si ha una comunicazione, è necessario lasciare i propri interrogativi o problematiche personali da parte, per aprire i sensi totalmente alla conoscenza, allo sviluppo e all’ evoluzione, sia propria, sia degli altri.

E’ importante diminuire l’importanza personale e l’amor proprio per poter donare il meglio della luce che possiede il canale che Dio ha concesso che si aprisse.

Non è che sia sbagliato chiedere riguardo a cose personali ma, quando parlo di maturità spirituale, mi riferisco al fatto che, quando si chiede, si sia completamente aperti e pronti ai consigli che fanno progredire e non regredire.

Chiarito questo concetto, bisogna imparare a ricordare, nel fondo dei sentimenti della propria anima, ciò che vi lega all’Universo se volete evolvere veramente e se volete che i nostri messaggi vengano assorbiti dallo spirito e non dalla sua mente; perché la mente li modifica asseconda del momento che vive e come meglio crede; lo spirito invece, li imprime in sé, causando così nell’essere la transizione, che temporanea o duratura, porterà ad evolvere e porterà chiarimento dove sarà necessario.

Come consiglio dico a voi, e a chiunque entri in comunicazione, di pensare e convincersi che si è sempre all’inizio del sapere e non alla fine e neanche alla metà. Questo doma i vostri vizi umani e vi induce in uno stato d’umiltà necessario perché si crei una vera comunione senza disordine e senza dubbi.

E’ importante, riuscire a pensare più spesso a chi potevate essere prima di nascere; ciò aiuterebbe a staccarvi più facilmente delle cose della terra ed afferrare quelle celesti. Pensare poi alla possibilità che Manuele sia un essere che già esisteva ancora prima di nascere in questa sua ultima esistenza terrena.

Questo vi porterà oltre, e il contatto prenderà il verso giusto e andrà al di sopra dell’identità di ciascuno per creare un’unione fra Entità.

Voglio precisare che l’Amore è assoluto per Dio e, al di là dei ruoli terreni, è indistruttibile, ma è necessaria l’evoluzione per un ricongiungimento con i nostri cari fratelli spirituali. Li chiamo fratelli per non assegnare a nessuno un ruolo al di fuori dell’unione vera e pura che è la fratellanza che regna nelle dimensioni alte del Signore.

Domanda: Puoi dirci perché prima le comunicazione con te erano più frequenti?

Come avete intuito voi stesse, questo è un passaggio necessario per poter avvicinare un essere che è alla ricerca di un senso al proprio vivere, dell’esistenza oltre la vita, del disperato domandarsi dov’è colui che è andato via.

Ed ecco che noi interveniamo per chiarire e donare tutto il nostro amorevole conforto a chi ne ha bisogno; vogliamo che si comprenda che l’amore non finisce con il corpo. Ed è proprio la misericordia di Dio che ci avvolge, al di là dei motivi che hanno causato questa esperienza ad un determinato essere, a prenderlo per mano e fargli capire che il Padre non abbandona nessuno e che nessuno è mai morto in Lui, ma solo rinato.

Dopo che si è avviato un certo ciclo di comunicazione, sentiamo in noi, come compito divino, il dovere di cominciare a suggerire quelli che sono stati i miei e gli altri suggerimenti, la dovuta non dipendenza, la necessità di prendere le proprie decisioni, la capacità di affrontare le situazioni che si vivono, e il lieto fine di conseguire i determinati numeri di scalini evolutivi ai quali si era prefisso quel determinato spirito ancora prima di nascere.

Dopodichè, sentiamo in noi il dovere di lasciarvi proseguire al vostro libero arbitrio, senza il nostro aiuto ma solo con il nostro contributo, che sono due cose diverse. Poi è la vostra evoluzione e il grado della vostra percezione a fare il resto. In parte questo è inconscio ma, nei fatti e nel modo come si vive la vita e la si affronta, è qualcosa di tangibile, concreto e cosciente.

In conclusione, il maestro dà del suo meglio per farvi imparare una lezione, e la dice una, due, tre volte; la quarta volta non dirà più nulla, non perché abbia perso la pazienza, ma perché vuole fidarsi del suo allievo, ha fiducia e sa che prima o poi la lezione imparerà.

Allora fate tesoro dei messaggi ricevuti, per voi e per gli altri, e metteteli in pratica; questi non devono solo avere l’aggettivo di esseri belli, ma importanti e doverosi se si vuole andare avanti ma, soprattutto, se si vuole vivere meglio.

Ognuno riceve ciò che è in grado di dare. Questo significa scambio, niente di più.

Vi saluto cari pellegrini di questo mondo in cambiamento. Desidero per voi l’ampliamento della vostra coscienza e la capacità della trasformazione giusta, mettendo in atto l’intelligenza spirituale in primo piano.

Un abbraccio immerso in scintille di luce pura, calda e amorevole per la nostra cara Gigliola, e tanti raggi di amore per te.

 Il nostro incontro non finisce qui…prometto.

Mel





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