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TRANCE




Trance del 9 Dicembre 2003



Presenti: Brigitte (B) Gigliola (G) Felice (F)

 

B: Vedo una luce verde smeraldo.

F:Avvicinati e mettiti in contatto con i suoi pensieri.

B: Mi si avvicina... vuole salutare. Mi vede ma non mi conosce. Mi dice che si chiama Fiamma.

 

G: E’ una mia cara amica.

Fiamma: Con le mie mani decoro le tende del regno... i pontefici mi apprezzano... i cancelli decoro con i fiori.

 

G: Sì, quando era fra noi amava dipingere. Nella mia casa ci sono alcuni suoi quadri.

 

F: Puoi chiederle perché la sua luce è verde?

Fiamma: E’ la mia luce, l'ho scelta in Cielo. La mia anima ha il colore dello smeraldo... è la forza mia... tante piume ho in mano.

(Commento di F: Dunque il colore esprime l'individualità di un'anima. Perciò, è anche la sua forza, come pienezza dell'individualità. Ogni anima ha un suo colore, Manuele azzurro, Mel ambra con una luce bianchissima, segno della potenza e del suo essere una Guida.)

 

G: Ciao, amica mia, sono felice di sentirti.

Fiamma Vengo a te, sono venuta varie volte nelle lettere (nei messaggi). Devi sorridere di più.

 

G: Vedi Manuele? 

Fiamma: Sì, è bellissimo! E' grande!

B: Sorride...  fa un giro,  ne fa un altro... gira... gira con un filo di fiori tra le mani.

 

G: Mi manchi tanto, amica cara. 

F: Esprimiti con il tuo essere, non lasciare dentro i tuoi sogni.

 

B: C'è Sipsol, (che è) la sua Guida... la prende per mano. C’è un’altra Guida, la sua luce è color ambra...è Mel, vuole parlare.

Mel: Sono qui, Mel.

 

F: Ha una figura umana questa luce ambra di Mel o è solo una luce?

B: Ha una figura, ma il corpo si vede di più della testa ed ha un luce bianca nel centro.

 

F: Prima che cominciamo con le domande, vuoi dirci qualcosa ?

Mel: Voglio spiegare. La comunicazione non può avvenire intera sempre; la mente si limita alle parole. Tutte le Entità, tutti gli Angeli, tutti gli esseri viventi, anche voi in terra non potete esprimere con le parole una sensazione che si prova. Le parole limitano, a modi umani arrivano, ma nulla paragonabile alla pura emozione. Ogni frase mille parole dietro ha, e qui l'anima coglie il messaggio e, pur essendo limitato, degno è, la consacrazione del portatore di Verità. Se poteste sentire una sensazione come la sentiamo noi, i brividi sentireste; la pace non può spiegarsi; la volontà di Dio è un mistero, ma a noi la sua voce arriva.

(Commento di F: Mel dice che loro, in Cielo, sentono emozioni e sensazioni e che le parole umane, limitate, non possono esprimere nel modo giusto. Possono darci solo una vaga idea di quello che loro sentono. Ogni frase che loro dicono con il nostro linguaggio e che noi sentiamo, ha dietro mille altre parole, mille sensazioni che in Cielo si colgono in tutta la loro pienezza ma, ciò nonostante, ogni messaggio, per quanto così limitato, è degno di essere sentito.)

 

F: Sotto che forma vi arriva “la voce di Dio."

Mel: Ci spinge... siamo sempre noi, negli occhi, nell'udito, nella vista, sempre, sempre.

 

F: Ma in che forma? Come impulso interiore, come amore?

Mel: Nel tatto, nel gusto, nel respiro, nell'olfatto, a impulsi, a sensazioni, caldo, freddo, gioia, chiarezza; l'angoscia si allontana, l'umiltà venga. Ogni canale può ricevere ispiratamente le azioni che può fare, i gesti da compiere; intuizione va chiamata.

(Commento: Mel dice che gli Spiriti in Cielo provano emozioni e sensazioni che le parole umane, limitate come sono, non riescono ad esprimere.  Tutte le sensazioni che loro sentono sono la voce di Dio. Ma non comprendo se "intuizione va chiamata", si riferisce al discorso che Mel sta facendo sul loro modo di sentire la voce di Dio e crede che invece si riferisca al nostro modo interiore di intuire, ovvero di essere ispirati da fuori perciò, chiedo:)

 

F: Intuizione o ispirazione? L’intuizione viene in noi dal nostro profondo, l'ispirazione dall'esterno, da voi?

Mel: Ogni canale precede noi e scopriamo nella fantasia il linguaggio adatto da tenere. La fantasia non si vede, noi possiamo. I sogni si inseguono, l'Angelo vi tiene per mano, se sono giusti, arriverete. Noi vediamo la scia che ognuno porta dentro. L'automatica scrittura ispirata concreta è.

(Commento: Mel risponde dicendo che nell'uomo la capacità di sentire che si porta dentro, nella sua sensibilità specifica ("canale") viene prima ("precede noi") e loro trovano nella capacità immaginifica ("fantasia") personale di ognuno, il modo giusto di parlargli. Noi non abbiamo coscienza di questa nostra sensibilità interiore e capacità ("la fantasia non si vede") ma loro sì, la vedono, e così possono guidarci, ("tenerci per mano"). Loro possono vedere le tracce personali ("la scia") che una persona si porta dentro e perciò gli parlano nel modo giusto per lui. In conclusione, la scrittura automatica, con la quale noi riportiamo quello che loro ci dicono, è ispirata e concretamente valida per la persona che la riceve e per la situazione in atto.)

 

F: Ogni persona è un canale, ha capacità di sentirvi, o solo qualcuno che ha particolari facoltà?

Mel: Dio parla a tutti, non tutti ascoltano! Come ascolti, ecco che senti. Chi non ascolta non lo chiama.

(Commento: Queste ispirazioni ci sono per tutti, ma sta a noi saperle udire.)

 

B: Lo Spirito Supremo, la pioggia, le stelle, l'arcobaleno. C'è Manuele, sorride...

Manuele: Non disturbo?

(Nota: In quel momento F. e G. stavano parlando fra loro.)

 

F: No, siamo noi che non vogliamo disturbare e domandiamo se ora vuole parlare Manuele o se possiamo parlare ancora con Mel.

Mel: Con chi volete. Noi comunichiamo, le parole limitano, i messaggi sono autentici, frutto di quello che si riesce.

(Nota: Gigliola aveva ricevuto una comunicazione da una Entità, mai conosciuta personalmente durante la sua vita terrena, ma molto famosa nel mondo, che le chiedeva di mettersi in contatto con i suoi figli. Non sapendo quale potesse essere la loro reazione chiede consiglio alla Guida.)

 

G: Vorrei sapere sapere se deve fare quel che mi è stato chiesto dall’Entità che vuole mettersi in contatto con i suoi figli.

Mel: Puoi se vuoi, se credi. Il messaggio viene scritto in base ai desideri dell’anima. L’anima può insegnare, addestrare la mente.

 

F: Ma appunto il problema è se, in relazione a ciascun messaggio e in particolare a questo messaggio, la mente è stata già addestrata dall’anima e quindi sente giusto o se lo è costruito per conto suo?

Mel: Cari, è un discorso che va amplificato. È importante imparare la giusta misura, non con il metro; con vero sguardo sentirete in maniera chiara la bilancia che sostenete. Perché disagio in te, Gigliola? Ti leggo, quei pensieri allontana, fragile creatura, abbi fiducia in te, senza quei pensieri trovi la forza e l’amore ti vuole colmare; annulla la mentalità del pensiero, di quei pensieri e comincia a pensare a te, alla tua natura individuale.

 

B: C’è luce chiara... un grande chiarore...dentro c'è tutto...è Fiamma. Ha in mano un lungo laccio di fiori...balla e ride...è tanto felice.

(Nota: Torna di nuovo l'amica di Gigliola.)

Fiamma: Il pensiero umano non deve trattenere la felicità che in noi è.

 

F: Anche lei si trova in quel chiarore?

B: Sì, c’è anche Manuele.

 

F: Vorrei fare un’altra domanda a Mel. Hai parlato di intuizioni ed ispirazioni. Dobbiamo pensare che questo funziona anche per gli esseri negativi, per i cattivi pensieri, per le cattivi ispirazioni?

Mel: Sono fermi nel canale che si ripete nella mente, nelle vite precedenti, esperienze che non evolvono; evolvere devono, in lotta gli Angeli sono anche per loro.

 

F: Quindi questi pensieri sbagliati vengono dalla mente, non da cattive ispirazioni?

Mel: L’essere umano si apre al bene o si apre al male. Vivere bene, nell’ordine e nell’armonia, permette il linguaggio di amore anche se il canale non è cosciente.Vivere male concentra i sentimenti di negatività nell’interno del cuore. La mente trasmette i sentimenti verso altri esseri, dando prova di sé come negativo. Gli esseri armoniosi vivono in gioia anche la tristezza, provocano sorriso dopo pianti e lacrime, ricordi positivi, sentimenti vengono espressi anche negli altri come positivo.

 

(Nota: A questo punto, Brigitte alza la voce con tono imperioso.)

Entità: Dio esprime i pensieri più alti di ognuno, non è nei pensieri comuni e normali, sono alti. Il pensiero della felicità, gioia, entusiasmo, decisione, trovatelo lì e sentirete nella voce del Supremo Essere. Gli Angeli combattono i pensieri equivoci; dura é la lotta, ma devono combattere ogni vita. Potente all’interno sono io.

(Nota: La voce di Brigitte si fa ancora più imperiosa, quasi piange e non regge l’emozione.)

B: È troppo forte..è potente... è enorme!

(Commento di F: Brigitte intende dire che l’Individualità ora arrivata è molto più potente di Mel che parlava prima; ciò si vede anche nelle sue reazioni psicofisiologiche e dalla voce. Brigitte respira forte, quasi ansima ed è agitata, tanto che io dico, rivolgendomi anche alla nuova Individualità intervenuta: “Ti prego, non invadere troppo Brigitte, è un canale umano.” Ma il nuovo intervenuto mi rassicura.)

 

Entità: C’è equilibrio, preoccupazioni non devono esserci. Chiarezza per te. 

(Commento: Infatti la voce di B. è cambiata immediatamente ed è diventata molto dolce.)

 

Entità: Per i secoli dei secoli, gli Angeli guerrieri cacciano il male da ogni essere che esiste. Si continua nell’altra vita purificando l’anima fino ad elevarla a Dio.

 

F: Scusa se insisto, ma queste cattive ispirazioni sono nell’uomo perché è attirato dai piaceri della materia o vengono da fuori?

Entità: La materia è Spirito, conseguenze e tracce ne portate indietro e avanti; (e invece) devono prendere la giusta forma e cogliere il messaggio di Dio. Queste tracce dello Spirito che pure portiamo nella nostra materia, aprono l’ascolto, ma non angeli del bene interferiscono. Gli esseri negativi ascoltano gli angeli del male, per loro continua il pensiero di essere nel giusto, di essere guidati da angeli, ma angeli veri non sono. Lo Spirito coglie o rinnova. La propria essenza va capita.

(Commento: La materia non esiste nel mondo come noi ce la raffiguriamo; essa esiste tuttavia come illusione cosmica. La materia dunque precede lo Spirito e non può essere differente da esso che ne è la causa.  Poiché io faccio vari commenti sul fatto che tutto resta un mistero e forse è giusto che sia così, Mel interviene dicendo:)

 

Entità: Ci sarà chiarezza al riguardo, curioso! Sei sempre impaziente. Tenero, umile, analizzatore, ma in fondo umile. Leggo la tua anima. In simpatia per noi

 

F: Se leggi nella mia anima, allora sentirai che non resto troppo soddisfatto quando mi dici che sapremo tutto, ma a suo tempo. Faccio notare che c’è in me un senso di colpa per questo non sentirmi soddisfatto.

Entità: Siete umani.

 

F: Ma questo mio “voler sapere” me lo porto appresso da sempre?

Entità: Sì, adesso gli spunti vengono fuori. 

 

B: Ora sono avvolta in un’altra luce, una luce meno forte, tranquilla, non è quella di prima. Qualcuno viene a destra... è Mel, vuole parlare.

 

Mel: Ognuno sente il tocco diversamente. Sente tanto lei (Brigitte). Riesco ad entrare, impersonarmi nei sensi che voglio. La Guida sono, equilibrio ho. Se il suo essere soprassalta, la calma viene incontro nella visione, nell’udire, nel respirare, nel sentire ogni movimento; assapora la dimensione accanto, imparerà bene.

 

F: Da quello che ho capito, la “dimensione accanto” è anche in relazione all’argomento toccato.

Mel: Sì, chiarirò eventualmente l’argomento.

(Commento: L’agitazione del corpo e della voce del sensitivo è in relazione alla sua capacità di sentire più o meno l’Altra Dimensione. Brigitte “sente” molto, ha una grande sensibilità-sensitività e capacità recettiva perciò, quando le forze dell’Altra Dimensione entrano in lei, lei reagisce psico fisiologicamente in modo così vistoso. Adesso Brigitte torna serena.)

 

Manuele: Mamma, lacrime non voglio, sorridi, esci fuori, domina gioventù dentro di te, esci fuori, vivi, ci tengo, apri le ali, libera la tua anima, tanto puoi fare, tante esperienze vivere, chiudi casa, esci, non sei nata solo per questo. Apprezza il tuo vivere, quello che vuoi, apprezza il vivere degli altri, quello che vogliono, non condizionarti, ognuno ha il proprio cammino, trova la tua via, parti anche da sola. Lotta per te, riprendi in mano il tuo percorso, cerca dentro, la macchina appendi al collo, mamma, che sai fare tanto bene le foto.

(Commento: “La macchina appesa al collo” si riferisce alla macchina fotografica. Gigliola ama molto fare le foto; fotografare la rasserena e le dà il senso dell’infinito. Gigliola capisce subito il senso della frase.)

 

Manuele: Mamma, quei pensieri non valgono la tua essenza; voglio toglierteli quei pensieri. Papà, sono tanto fiero, grande volontà, ricorda che tutti ti amano. Sprigiona la gioia da dentro, la mamma ti aiuterà. Dovete aiutarvi a uscire fuori. Scambia le parole, gli sguardi con altri; guarda intorno il mondo: ti scappa via dalle mani se non sei sveglio. In serena armonia, non correre, con calma; c’è tanto da imparare, non annientare l’esistenza. Sei duro in corpo ma in testa morbido, ti voglio forte. Papà, mamma, andate avanti nel percorso scelto, amatevi. Ognuno vive le proprie esperienze; da imparare c’è sempre. Mamma trasmetti a papà, chiudete la porta, uscite fuori, toglietevi le catene di ogni giorno. Non è l’azione il problema, ma il pensiero che l’accompagna. Il pastore è felice se ama le pecore; se il pastore giustifica le sue insoddisfazioni perché ama le pecore, non le ama e, in realtà, fa quello che non vuol fare. Non importa il lavoro, l’attività, ma il pensiero che lo accompagna. Vi amo. Imparate, non limitate nelle parole, impressione verrà giusta. Sentimenti positivi, pensieri di dolcezza abbiate, coltivateveli. Se cogli un fiore, bacialo, non lo gettare. Caro Felice, grazie, spirazione hai... non giudicarti... il suono della mia voce è più bello; con il canale posso permettermi di esprimermi all’udito.

 

F: Puoi farti sentire all'udito o alla mente?

Manuele: Al vostro udito.

(Commento: Io a queste parole, rifacendomi alla categoria della parapsicologia, penso che Manuele voglia riferirsi al fenomeno della “voce diretta”, cioè che noi possiamo udire con le nostre orecchie la sua voce e le sue parole.)

 

F: Una voce diretta sarebbe una cosa straordinaria! Sai cosa intendo per “voce diretta”?

Manuele: Alterazione che procura l’anima all’anima, trasmessa all’essere che vive nel corpo umano. Forme io do alla penna da tenere in mano. Gli impulsi avvengono per volontà di Dio. A me è concesso, perché Angelo del bene sempre sarò.

 

F: Allora tu ti riferisci alla scrittura automatica, non alla “voce diretta”

Manuele: Automatica si verifica perché l’ispirazione già trasmessa dalla fantasia è arrivata.

 

F:  Quindi non voce diretta. 

Manuele: Diverse sono. Uso parole automaticamente per esprimere concetti, ma limitano le mie sensazioni, le emozioni vere. Va trasmesso in parte un messaggio che va colto. Uso le parole, do le forme, do con il cuore. L’ispirazione apre il rubinetto che piove parole, parole, parole; è il più indicato metodo per comunicare con gli esseri umani. L’essere deve essere pronto a saper aprire o chiudere quel che piove, deve allontanare il campo mentale attuale. Non è sempre facile perciò, c’è quella automatica scrittura che permette di intraprendere un dialogo a impulsi, a energia, afferrare il braccio, mano, dare una spinta che fa provare tutto questo e che tutto quanto abbia inizio. Tutto avviene, non c’è bisogno d’ispirazione quando c’è l’automatica scrittura, l’ispirazione c’è già da prima. Può pretendersi l'ispirazione, è una barzelletta, basta desiderarlo; se si riesce ad allontanare il campo mentale, l’ispirazione viene pulita.

(Commento: Nella scrittura automatica loro aprono il "rubinetto" del cuore e così giù piovono parole e parole che il sensitivo coglie nella sua mente. Il sensitivo però deve saper cogliere la giusta ispirazione non modificandola attraverso le sue proiezioni mentali; deve saper "aprire" e "chiudere" in base ad una giusta comprensione della vera ispirazione. Non sempre questo è facile e allora, quando il sensitivo ha strutture mentali forti e inquinanti, Loro ricorrono alla scrittura automatica, con la quale superano la mente del sensitivo e agiscono direttamente sul suo braccio e sulla sua mano. Avere o sentire una ispirazione è facile, fin troppo facile "è una barzelletta" - dice Manuele- possiamo "pretendere," aver la pretesa di averla avuta e invece dobbiamo puruficare il nostro campo mentale.)

 

F: Scusami,  hai detto “la voce udite” e adesso capisco che intendevi dire “la voce udite e poi scrivete”, quindi prima io avevo capito che

Manuele: Parlo adesso alterando i sensi. Le parole posso far sentire tramite il canale a me conosciuto. Il canale può vedere le parole, le immagini a occhi chiusi e a occhi aperti. Quel che desidera l’anima del canale, un desiderio che va più in alto si verifica, avviene realtà, diviene la prova del contatto. Mille modi ci sono nascosti per la propria natura.

 

F: Quindi dipende dal canale il tipo di contatto?

Manuele: Sì. Noi vogliamo comunicare tutto, ma le parole limitano i modi espressi, per ogni natura danno forma al nostro comunicare.

 

F: I modi espressi per la natura del canale?

Manuele: Sì.

 

F: Perciò il medium Flint che si esprimeva con la “voce diretta”  è perché lui aveva quella possibilità? 

Manuele: Sì.

 

B: Vedo volti... li conosco. Nonni, zii, zio, zia, zie, sorridono d’amore... che pazienza che hanno con noi umani! Zio Rafael porta i fari.

( Nota: Rafael é uno zio di Brigitte tornato alla casa del Padre molti anni fa.)

 

F: Che vuol dire?

Manuele: Per sua moglie presto verrà, un messaggio lascerà. Tutti vorrebbero lasciare messaggi. La maturità va imparata in noi e in voi.

(Commento: “La maturità” è la capacità di saper comunicare tra le due dimensioni. Dunque, tutti di là, vorrebbero comunicare col nostro mondo e con le persone care lasciate in terra, ma non tutti di là ne sono capaci, sanno come fare per farsi sentire, é altrettanto qui da noi, non tutti sono recettivi e in grado di “sentire”, quindi anche per questo molte volte di là, anche se vogliono farsi sentire, non ci riescono. La maturità va appresa sia da loro che qua da noi.)

 

Mel: Sono Mel che parlo. La propria vita non va trascurata. Aprite le finestre, aprite le orecchie e un dolce suono vi manderemo. Con gioia vivete, i sentimenti vanno rispettati, i vostri spazi prendete, dei giorni sacri per voi trovate, ogni istante per Dio, non un giorno o un istante per Lui. Con Lui, il Cristo è in Alto, Amore Gesù. O Amore di Ragazzo, come sei nobile Figlio di Maria! Il mio pensiero levo fino al mio Amore più grande: Dio.

 

F: Ci eleveremo tutti, fino a entrare nella Luce di Dio?

Mel: Non importa come si arriva, importa arrivare. Le critiche umane sono meschine... il giusto o non giusto sta a Dio giudicare. In amore amatevi.

 

F: Tu parli con linguaggio della nostra cultura cristiana, ma ci sono altri popoli, altre genti che credono diversamente; Dio è uno solo, la divinità unica e questo arrivare a Lui dovrebbe essere anche per loro. Perché allora tu parli sempre con i nomi della nostra religione?

Mel: Ogni creatura ha le sue radici, ogni anima le aveva già da prima. Il luogo dove si nasce è un proseguire (un’evoluzione) non è a caso. Dio sa privilegiare quando un’anima è pronta a discendere; Lui sa come fare e il luogo giusto lo sceglie Lui. Dio ti permette di discendere se deve avvenire.

(Commento: Ognuno ha le proprie radici e parla secondo queste sue radici. I luogo dove nasce e quindi le radici e la cultura religiosa che ha, non sono caso, ma sono un proseguire della sua evoluzione che aveva già prima. Dio sa quello che fa, e quando un spirito è pronto a scendere sulla terra, sa -"in quali radici"-  farlo scendere.) 

 

B: Vedo una luce chiara, ha diverse tonalità di colori... si specchiano nell’acqua...i riflessi sono nell’aria come un fuoco di luci. Vedo cavalli... qualcuno sopra... è un militare... si gira. Mi tengono dalle mani. C’è Manuele.

(Commento di F: Straordinaria visione rimasta nel mistero.)

 

F: Mi sembra che Brigitte si stia stancando, dobbiamo farla uscire dalla trance?

Mel: Dovete riposare i vostri sensi. La scrittura automatica concentra a sentire il cuore, l’anima. Noi ci siamo sempre, anche per dare consigli. Deve fermare questo esercizio per cinque giorni del vostro tempo per consentire di ricaricare il canale e per lasciare spazio alla comunicazione in voce. Deve essere presa una decisione individuale; noi ci siamo sempre e l’ispirazione sempre arriva; sta a voi darle o non darle spazio: è un esercizio di rilassamento; io insegno a non dipendere dalla forma data alle parole manifestate.

 

B: Vedo una luce chiara e dentro ci sono tante luci di tanti colori... è come un arcobaleno...come se queste luci entrassero dentro per poi riuscire. Vedo una luce violastra e profonda, blu notte…chi è? Oh Dio! Che presenza forte è la sua luce!

 

Entità: Dall’Alto vengo, dall’Altissimo. Io sono vicino a Dio in alto, parlo di Lui.

 

B: Vedo una colomba bianca, vola, vola, vola... si posa sul mio naso E’ come se fosse Dio.

(Nota: Da questo momento, scopriamo che l’Entità a parlare è Gesù.)

 

Gesù: Ho fatto arrivare a te un briciolo di splendore della mia forma. La vita vostra con entusiasmo vivetela, con gioia accogliete anche il prossimo come se foste voi stessi. Sono Gesù, Io sono il Redentore, il Salvatore. Il mio calore vi tocca attraverso gli Angeli; attraverso voi vivo. Il nome di mio Padre in alto, il nome di mia Madre, tutti i Saggi in alto, i Profeti in alto, i vostri cuori pieni di amore in alto. Il senso della sofferenza è stato a far provare tutte le emozioni e ciò non sarebbe avvenuto se questa non ci fosse. Imparare la lingua della vita è lo scopo dell’anima; una prova dura e non dipende dalla sublime forza che mio Padre chiede di ritornare in terra. Esperienze scelte vanno messe a punto; non importa come prendi la direzione, importa arrivare allo scopo. Se l’anima è pigra, il suo scopo tarda a raggiungere. Nella gloria la mia Luce viene osservata. I miei pensieri vi giungono nel bagaglio portato da un Angelo, verso terra lo invierò fino al canale,  lo farò scrivere ma sarò Io a scrivere.

 

B: Adesso vedo il volto di una donna.

Gesù: Sono il volto grande con il volto lieve. Soffre per voi, lotta sempre per mettere a posto il mondo, per creare la pace e non la guerra, conseguenza sbagliata delle azioni umane.

(Nota: Pensiamo che nella seconda parte del discorso Gesù si rifersca a Maria, sua Madre.)

 

F: Brigitte è stanca, dovrebbe uscire dalla trance. Eravamo rimasti d’accordo che, quando era per lei l’ora di uscire, voi lo avreste segnalato facendole sentire un tocco sulla mano sulla fronte.

B: Sento un tocco sulla testa... penso che devo tornare... c’è qualcuno che mi trattiene... deve dire ancora qualcosa.

 

Gesù: Vai avanti nel capire la tua strada. Amen. Non provare tristezza, tutti andrete avanti con ottimismo. Brigitte stai tranquilla.

 

(Commento di F: Dopo queste ultime parole, Brigitte viene fatta uscire dalla trance.)





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