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TRANCE




Trance del 10 Marzo 2004



Presenti: Brigitte (B) Gigliola (G) Felice (F)

 

B: Sono tanti, si muovono con le braccia, con i rami brillanti. Io sono su una foglia, si muove... mi manda su... sto volando con calma.

 

F: Vedi ancora l’albero?

B: E’ laggiù. La polvere brilla intorno come un vortice. Mi sto alzando, tanto tanto... vedo la terra, il pianeta.

 

F: Di che colore è?

B: Blu e nero. Vedo l’immagine ristretta come attraverso un binocolo... vado sempre più su. Dall'alto piovono tanti fili d'argento...vedo tanti cristalli colorati... sono piccoli e ora vengono accanto a me.

 

F: Cosa sono questi cristalli che vengono accanto a te?

B: Sentimenti. Ci sono tanti colori.

 

F: I fili d’argento cosa rappresentano?

B: Armonia delicata.

 

F: Nella trance precedente, venne un’Entità che si presentò come Leila, puoi metterti in contatto con lei?

B: E’ qui davanti... è bianca splendente.

 

F: Come la visualizzi? Come figura umana o nuvola?

B: Tra una figura umana e una nuvola.

 

F: Salutala da parte nostra e ringraziala. Chiedile se si ricorda di essere venuta a parlare con noi.

Entità Leila: Certamente. Gioiosa e libera danzo, come me, tanti teniamo i fili in mano, ci piovono dall’alto, forza per la natura.

 

F: Vorrei sapere se lei era presente quando io ho risentito e scritto ciò che c’era sulla cassetta registrata?

B: L’Angelo c’era, lei in compito stava.

 

F: L’Angelo era vicino a me mentre scrivevo?

B: Sempre vicino.

 

F: E ha riferito a lei?

B: Tutto si trasmette. L'angelo sentiva i tuoi pensieri.

 

F: A questo proposito, vorrei fare una domanda. Poiché l’uomo oltre l’anima ha una mente, ho pensato che il mestiere dell’albero al quale tu provvedi, non è difficile perché segue quello che tu gli suggerisci, mentre il mestiere dell’uomo, con la mente e il libero arbitrio, è più difficile.

Leila: Esattamente. L’uomo nella libera decisione rischia di più nei confronti di se stesso e di Dio e non si rende conto che vuol dire mente.

 

B: La vedo volare nello spazio.. è solo luce... manda un saluto. Tanti esseri amanti della natura che si trovano con lei per creare magie con i fiori e le stesse magie trasmetterle alla terra e creare specie nuove. E’ una magia concessa da Dio, così ogni fiore è diverso e magico, ogni pianta, ogni animale, ogni uomo.

 

F: Perché la chiami magia? Per magia gli uomini intendono un cosa diversa.

Leila: Magia è il naturale, la creazione; per far nascere un fiore ci vuole sempre il seme; il seme chi lo ha creato? Ogni seme è diverso, migliaia infiniti diversi, potere della mente di Dio che va oltre, crea.

 

F: Ma alla base di ogni seme, noi uomini diciamo che ci sono un complesso di informazioni che vengono trasmesse, è esatto?

Leila: Siete esseri che venite di qua per compiere ognuno di voi la propria esistenza e dare un approccio a Dio sull’idea fissata e determinata per ciascuna vita. Lui sa tutto; è l’essere che deve scoprirlo, è la sua prova.

 

B: Salgo su... ci sono tante stelle, è come se fossero legate fra di loro con fili di luce... la terra non si vede più, è tutto un altro ambiente. C’è una luce blu.. è Manuele.

Manuele: Sono qui, ti ho portato fin quassù. Guardo intorno le stelle, questo spazio infinito, e voi vi chiedete se centrate tutti? C’è spazio per tutti. Così come hai perso la visione del pianeta, puoi andare avanti e perdere anche questa per ritrovarti sempre in spazi infiniti che non hanno né mura né tetti. E' immenso! Pensiero voglio esprimere: in questo mese la mia energia è aumentata, quel che trasmetto è più efficace, con gesti terreni ho dimostrato quanto vi sono vicino. Hai sognato, mi hai incontrato.

(Nota di Brigitte: Manuele si riferisce alla visione che ho appena avuto nella trance, mi è sembrato di rivivere un sogno da me fatto qualche giorno prima. Ero su un globo che saliva in alto e mi allontanava dalla Terra, permettendomi di vederla dall’alto e, mentre spariva, mi ritrovavo sempre più su e mi godevo l’intera visione fino trovarmi circondata da miliardi di stelle in mezzo al cosmo. Sentivo che qualcuno mi era accanto quando, improvvisamente, vidi Manuele al mio fianco che mi incitava a vedere quelle meraviglie con i miei occhi. Ero in completa estasi, quasi ubriaca dalla sensazione che mi avvolgeva.)

 

G: Puoi parlarmi di questo sogno?

Manuele: Estremamente con sensazione umane mi sono fatto percepire. Lei sa quanto è puro il legame e ha ben inteso il significato. I cristalli li prendo nelle mie e li faccio girare nel senso della non gravità che amo. I cristalli, come i desideri, comprendono l’essere interamente; il corpo umano è come un insieme di cristalli che sprigionano energia, cristalli dietro cristalli; per vedere quello in fondo bisogna togliere quelli sopra e far fluire il sentimento.

 

G: Perché non ti sento da un po’ di tempo?

Manuele: Devi svuotare, devi allentare, devi entrare in armonia con te stessa. In questi giorni sei afflitta, mamma.

 

G: Perché non riesco a trovare il tempo necessario per comunicare con te.

Manuele: Il tempio c’è. Quando si arriva qui e vedi la vita vissuta, ti rendi conto che il tempo c’è sempre stato; usalo per quello che vuoi, quello che ami, i tuoi desideri.

 

G: Verrai a comunicare con me?

Manuele: Sì, devi essere rilassata e la mia spiritualità percepirai, la mia essenza sentirai, ma devi capire che il linguaggio che uso sarà sempre diverso; come tra di voi, con ogni persona usate un linguaggio adeguato, così succede anche per noi, nelle nostre comunicazioni. Ogni filo che ci lega ad un’anima, esprime il proprio legame tramite la comunicazione e non devi preoccuparti se saranno sempre messaggi diversi. E’ il linguaggio, è la vostra fantasia che subentra nell’inconscio, nell’occhio più grande, quello vede oltre, è impregnato di voi, delle vostre sensazioni, della vostra vita, modo di fare, sogni, illusioni, esperienze, gioie, tristezze e desideri, ma andrà tutto bene. Ognuno, noi e voi, quando parlate o parliamo di amore, ovviamente per noi c’è la consapevolezza totale, voi non percepite il sentimento totalmente, ma secondo delle vostre richieste mentali. Questo è un aspetto che si guarda al di sopra dell’essere umano, dal momento in cui l’Amore è come quell’Albero che ha un volto, che ha tanti rami e tante foglie ed un tronco pieno, possente, carico di energia, che non smette mai, che prende l’ispirazione dall’Alto, dagli Esseri che si incaricano di custodirlo. Quell’Albero è l’Amore e ognuno di noi e di voi è un albero interiore; ogni foglia è un legame, ogni ramo è la concretezza, a differenza che, oltre i capelli e la testa, avete la mente e ponete la condizione che é più gradita alla vostra individualità. Riconoscere ogni tipo di amore, ogni legame che è diverso, è alquanto facile, ma richiede apertura di sentimento, concentrazione. Quando ognuno pensa all’Amore, deve pensare ad ogni cosa che lo integra nella propria intera verità.

 

G: Amore, questa mattina, mentre ero in macchina e stavo venendo qui da Felice, ho sentito che mi parlavi nella mente, eri veramente tu o solo la mia immaginazione?

Manuele:  Devi avere fede, mamma, perché tanti dubbi? Io ho parlato con te. Sono con te per mandarti il mio amore, la verità, la dolcezza, l’armonia, la riconciliazione, la pace, la forza positiva, la luce, la gioia, la speranza. E' ciò che voglio mandare ad ognuno di voi, perché vi amo;voi siete nei rami più alti del mio albero di amore. Io sono sempre a custodirvi ed ho tanti altri compiti.

 

G: Amore, quando tu svolgi gli altri compiti, sei comunque con noi?

Manuele: E’ come se il mio essere potesse sdoppiarsi. Discorso alquanto importante e anche difficile concepirlo per voi umani; cercherò più avanti di riportarlo.

 

G: Puoi darmi un giudizio sul libro che Felice sta scrivendo su di te?

Manuele: Va bene. Concentrazione, decisione e tanto amore.

 

G: Vuoi dire qualcosa per papà o Gabriele o Brigitte?

Manuele: Papà, ti voglio forte. Se aspetti un sorriso, sii pronto a coglierlo e scambiarlo di cuore, gioisci, lasciati andare nella vita. Gabriele, stai tranquillo, con te io sono e ti accarezzo, dolcezza, caro il mio fratello, la tua mente bacio, ti proteggerò sempre, in nome di Dio. Brigitte, sprigiona l’arte, la tua arte è multiforme, dipingi, scrivi poesie e canzoni; io sarò sempre la tua ispirazione e insieme a me ogni essere che ami. Mamma, devi vivere in allegria sorridendo, promettilo a te stessa, a Dio e a me. Danilo, Daniele, Chicco, Andrea, Simone, Paolo, Giampaolo, Luca, Simona, Manuela, Joi, Lorenzo, tutti quanti avete libero arbitrio: portate la vostra esistenza avanti come meglio credete. Siete facce che il mio essere ricorda negli ultimi tempi, condividendo momenti di gioia; il significato lo vedo io di qua; non vi perdete! Sono un Angelo carico di amore; i vostri movimenti e pensieri posso equilibrare, ma il desiderio da voi deve nascere. Potrei nominarne tanti, tanti ancora.

 

F: Ma tutti quelli che hai nominato sono i tuoi amici?

Manuele: Sì.

 

G: Amore, ma loro sanno di te, dei nostri messaggi?

Manuele: Sanno, sanno.

 

G: Quindi il desiderio di comunicare con te deve venire da loro?

Manuele: In nome di Dio, io potrò rispondere. La comunicazione si basa sulla Fede, sull’Amore incondizionato. Saluti per tutti quelli che, nella loro curiosità, riescono a bussare la porta del mistero per riuscire a scoprire ben presto indelebile verità.

 

G: Ma tu puoi vedere tutti coloro che ci hanno preceduto?

Manuele: Tutti vedo, mamma, ma nei miei compiti un gruppo di anime amiche di Angeli prescelti da Dio, perché solo Lui sceglie come raggrupparsi qui nell’eternità. Felice, grazie per la tua mente, devi usare la tua intelligenza dando un contributo all’umanità. Piovono benedizioni dal Cielo per te e per tutti voi. Ti amo, mamma, amo tutta la mia famiglia, carezze e dolcezze per tutti. Felice, sorridi, devi sorridere per questo. Brigitte, siamo simili, l’impersonificazione, il tocco angelico esprime complicità, lo specchio ricorda. C'è Mel.

 

F: Che vuoi dire? Ci sono dei riflessi?

Manuele: Sensazioni che prova Brigitte.

 

F: E’ come uno specchio che riflette le sensazioni che prova?

Manuele: Lei può spiegarlo.

 

F: Per questo la voce si modificava, diventava molto commossa, perché rifletteva?

Manuele: Sì.

 

B: Ci sono luci davanti a me... c’è tanta calma.

 

F: Di che colore è questa luce?

B: Lilla, blu, gialla, a mbra, verde e al centro bianche. C’è un’immagine... è Gesù! è molto forte!

 

Mel: Sono Mel. Immagini si verificheranno più avanti, visioni, ma non ora, la sua energia è predisposta, molto forti le visioni, contatto deve avvenire equilibratamente.

 

F: Vuoi dire che ora non è il momento?

Mel: Per le visioni no, le ha già avute, è carica, può percepire le parole che fluiscono, arrivano. Manuele è con me. Un pensiero lascio: cristalli che si mischiano fra di loro, è una visione stupefacente! cristalli che hanno sentimenti e nello spazio raggiungono ogni cuore, perché tutti siete nello spazio infinito, sopra di voi c’è, sotto di voi c’è.

 

F: Ma questi cristalli cosa sono?

Mel: La forza dell’Amore quando è divisibile in ogni sentimento. E’ importante tenerli con cura per non romperli; possono fondersi e far del male; cristallo che si rompe punge se vicino a voi è. I cristalli sono i sentimenti e, quando qualcosa vi fa male, dovete cercare di individualizzare quel cristallo, accarezzarlo, unirlo e analizzare se stessi, unire ogni pezzo e farlo risplendere con il suo proprio colore. I sentimenti vanno mantenuti puri e veri; sta ad ognuno di voi dare un ordine; sta ad ognuno di voi il compito di mantenerli intatti.

 

F:  Ma come ci accorgiamo che si sono rotti e come possiamo rimettere insieme i pezzi?

Mel: Dallo stato interiore. Individualizzare cos’è che fa male o non va ed appurare quel sentimento, concentrandosi sull’immagine del cristallo che, piano piano, riprende forma e luce. Amare la propria anima, il proprio cuore, la propria mente, la propria esistenza con coerenza, con rispetto, senza mai dimenticarsi di Dio, amandolo, lodando alla Sua gloria, così la piramide dei cristalli giungerà più in alto, i sentimenti si eleveranno fino a toccare la spiritualità e così diventare migliori. Questi cristalli, in un livello più alto, si aprono e la spiritualità e il contatto con l’anima e con Dio, l’energia fluisce e i sentimenti diventano multipli, più forti e ogni cristallo si ricarica nella sua essenza.

 

F: E’ una bella immagine.

Mel: Come l’albero appunto. I suoi fili interni sono dei colori dei cristalli quando l’albero prende coscienza di far del bene a Dio; quando svolge il proprio mestiere, i fili di luce d’argento fluiscono senza mai fermarsi.

 

F: Certo il mestiere dell’albero è facile, quello dell’uomo è più difficile.

Mel: Senza dubbio, sono un componente importante. La maggior parte delle volte, nonostante il suo compito sia più facile da svolgere, la sua esistenza può dipendere dall’essere umano, quindi diventa più difficile per loro il compito, ma non hanno il senso di impotenza, perché sanno che Dio guarda e vede; perché sanno che gli Esseri di luce a loro trasmettono purezza ed armonia. È presente, sono tutti insieme presenti, e il libero arbitrio all’uomo non può essere tolto, ma le conseguenze alla legge divina vanno a giungere.

 

F: Qual’ è il maggior premio per questo rischio che l’uomo corre avendo il libero arbitrio e la mente?

Mel: Amare Dio. Se si ama Dio, si ama ogni creatura esistente, si ama e si protegge la natura. Non si distrugge ma si costruisce nel rispetto della vita stessa.

 

F: L’uomo con la sua mente può non fare questo e rischia di non amare Dio.

Mel: Il rischio di non amare Dio è il cristallo più grande che ha dentro e che si trova in difficili circostanze, allora è la parte più difficile. Contatto dell’ essere. C’è Manuele.

 

Manuele: Sono Manuele. Continuo il discorso.

 

F: Se l’uomo, pur correndo un grande rischio, riesce a vincere. qual' è il corrispettivo?

Manuele: Se vince, quel cristallo salirà di livello. I sentimenti che fluiscono insieme a lui, saranno di maggior forza, sarà più vero il contatto, e sentirà, senza dubbio, la forza di Dio tra le sue mani, dentro la sua mente che non potrà più porre il dubbio. E’ la sua anima che lo riconoscerà compiaciuta e il suo cuore che batterà così dolce e melodicamente, e quel cristallo rimarrà per sempre in alto, intoccabile, e lassù giungerà con il proprio nome. Le persone che hanno questo problema, devono porsi ancora un altro problema, prima rendersi conto che hanno il dubbio più grande della loro vita, il dubbio che dubita del Creatore, devono localizzarlo, riflettere, modificarlo, e la luce piano piano, se così deve essere, arriverà. E’ la forza di volontà che, in ogni caso, è la strada più giusta per portare a termine un compito, per intraprendere con decisione, per cambiare con coraggio quel che può essere cambiato, rispettando quel che Dio ha creato. Sono Manuele, per voi amore e speranza, i vostri cristalli splendono.

 

F: A volte le persone sono in conflitto con se stesse, sono scontente.

Manuele: Se voi foste trasparenti come noi vi vediamo, notereste tanti cristalli posizionati all’interno di una sfera di luce; notereste un colore in ognuno dei cristalli e, ogni volta che qualcuno si sentisse afflitto, basterebbe guardarsi allo specchio per vedere qual’é il cristallo spento e sapere con consapevolezza a cosa collega. Questa è la consapevolezza della coscienza: sapersi conoscere, imparare a guardarsi dentro e capire come migliorare.

 

Mel: Saluto in nome di Dio, sono Mel. Vado, ma non vi lascio, presto torno.

G: Ti ringrazio tanto Mel di essere venuto.

 

F: Ricordate che quando Brigitte è stanca dovete farle sentire un tocco alla mano.

Mel: Oggi è più carica del solito.

 

Manuele: Tutti i nomi che ho detto, ma non hanno importanza i nomi. Volevo chiarire il concetto di quanto sono vicino a tutti gli esseri che ho conosciuto, ma tanti altri importanti; anche i piccoli gesti, hanno dato un approccio alla mia vita, alla mia esistenza, un contributo importante com’ è nelle vostre. Ogni gesto da parte di chi vi circonda è un contributo da saper valorizzare.

 

F: Magari uno non si accorge di questi gesti, li comprende dopo?

Manuele: Sì, era un modo per fare un esempio, per farvi capire ma, in realtà, ovviamente, lo concede Dio. L’aiuto va sentito da chi lo cerca; l’evoluzione di chi si vuole muovere va avanti. Ora Brigitte devi aprire gli occhi rilassata, in nome di Dio.

 

B: Che energia! Vorrei stare così tanto... la mano destra vibra... è tutto tranquillo... estasi... è bellissimo!

 

F: Ora sei in presenza di cosa?

B: In presenza di luce... le immagini sono in fondo, in qualunque luogo... devo andare giù.

 

F: Ti stanno facendo scendere. Allora prova a sentire l’energia, i colori e immagina di racchiudere tutto questo nella tua mano mettilo nel tuo cuore e portalo giù con te.

 (Nota: Dopo quest’ultima frase Brigitte viene fatta uscire dalla trance.)





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