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TRANCE




Trance del 7 Aprile 2004



 

Presenti: Brigitte (B) Gigliola (G) Felice.

 

F: Dimmi cosa vedi.

B: Vedo una luce gialla, un cerchio giallo, è vicina... ora mi porta lontano.

 

F: E’ una luce sola? Che sensazioni ti dà?

B: Di stimolo, sento il mio corpo fisico, il braccio destro è stimolato.

 

F: La parte destra del tuo corpo è stimolata? In che senso?

B: Sì, sento degli impulsi. Quella luce diventa rossa, viola, azzurra, blu.

 

F: Puoi farti spiegare perché questi cambiamenti di colore e perché c’è questa Individualità nuova? E’ una luce nuova o è venuta altre volte con tutti questi colori?

B: E’ una forza nuova. Si avvicina una figura bianca con intorno aloni colorati come un arcobaleno. Sembra che hanno la luce del sole. È maschio... non capisco perché lo so.

 

F: Può darci il suo nome?

B: Erixs. Parla del tempo, di comunicazione, di limiti.

 

F: Allora, si chiama Erix, è maschile, è una figura con intorno un alone di tanti colori.

B: Sì, la figura intorno ha la luce di colori lilla, giallo, verde, viola, rosso.

 

F: Può dirci il significato dei tanti colori?

B: I colori, i segreti.

 

F: Ma il significato dei tanti colori?

B: Conoscenza, esperienza, altitudine. E’ presente anche Mel, lui mi aiuta a capire.

 

F: Mel, puoi dirci che significavano quegli stimoli che sentiva Brigitte sulla parte sinistra del corpo?

Mel: Gli stimoli ci sono sempre quando la sua presenza è nelle vicinanze: la prova a Dio, il contatto.

 

B: C’è Manuele.

Manuele: Ciao mamma, sono Manuele.

 

G: Ciao amore mio.

Manuele: Sì, ciao a voi con tanto amore.

 

Mel: Non ci devono essere interferenze, lasciate il contatto avvenire. Questa presenza divina di Erixs concede la comunicazione tramite il permesso di Dio. Cercate di non interferire.

 

F: Le nostre domande interferiscono?

Mel: Ci sarà silenzio quando dovete domandare.

 

(Nota: Ora c’è silenzio, dunque possiamo fare una domanda.)

F: Per noi, qui sulla terra, sono passate tre settimane dal nostro ultimo incontro. Per voi, a che corrisponde questa durata del tempo?

Mel: Ci sono diversi aspetti e diversi suggerimenti per i quali siamo venuti a comunicare; dateci l’opportunità di far fluire le informazioni che dall’Alto arrivano. Nella stessa maniera non possiamo controllare la velocità delle parole che arrivano. Tante informazioni a noi; è tutto un insieme e dobbiamo riportarlo secondo il compito che a noi è stato assegnato. Questa Entità è vicina quando la comunicazione è concessa. In questi tempi, più passa il tempo avanti per voi, più la comunicazione si modifica per pretese del Signore. E’ giusto così; l’essere evolve, anche i compiti. I compiti diventano sempre più difficili; ci vuole tanta forza, energia e carica. Alla stessa maniera voi evolvete; le vostre vite vanno avanti e avete bisogno di ricaricare con tanta forza, con tanta sicurezza in sé, perché ci siano equilibri. E’ così per tutti. Dunque la comunicazione, nel tempo, lascerà fluire qualunque informazione contenga. Non possiamo spiegare la velocità del tempo:è inconcepibile! Per noi non esiste come esiste per voi. Per gli spazi e le misure, ci sono sentimenti, c’è la creazione, c’è il pensiero, l’immaginazione, la fantasia del reale e la realtà, che è fantastica più di qualunque cosa. Non dovete chiedere perché ci sono pause; è tutto collegato: la mente, l’anima, voi a noi e noi a voi. Quando parlavo degli stimoli, mi riferivo agli stimoli ricevuti tramite scrittura; in questo caso, si sono presentati perché l’Entità è vicina, è qui e vi trasmette informazioni. E’ un obbligo e un dovere per Manuele, in questo momento, compiere quel che a lui è stato dedicato. Deve seguire le regole, i tempi come voi, senza domandarvi troppo. Anche lui ha bisogno di libertà; non può sentirsi costretto, non ci possono essere costrizioni, condizionamenti, non va bene. Le vite devono essere libere; così ha scelto il buon Dio, perché sa quando è giusta la prudenza, perché legge dentro di voi e non permette vizi.

 

G: Scusa Mel, puoi spiegarti meglio?

Mel: Non ci devono essere ansie se non c’è la comunicazione: è sbagliato! Più ansia c’è, meno Dio concede. Non può diventare una droga come tante sulla terra ne possono esistere. Manuele non è una medicina: è un complemento per lo spirito, per la mente, è conoscenza, è aumentare nella saggezza. Manuele ha tanti compiti come io ho tanti compiti. All’inizio della mia venuta qui, anche io ero vicino alla mia famiglia tanto, in maniera diversa. Ora sono una Guida completa, piena e ho contatto con loro quando Dio lo concede, perché loro sono qui ora e lo possono capire. Nella realtà terrena tutto evolveva, tutto era diverso in loro e in me, era giusto così; ora che sono anche loro qui, capiscono e comprendono. Dio sa quale è il Suo Piano Divino. Noi possiamo interagire nella vita degli umani, ma gli umani devono comportarsi per bene, devono andare avanti, devono portare a termine le proprie mete, i propri scopi. Dio vuole questo; non possiamo contraddire la Sua volontà. Non siete venuti sul mondo terreno solo per comunicare con noi, ma per scoprire in voi la verità, la vita come va vissuta. Sono tanto contento di essere qui, non so se ve ne siete accorti. Proseguo il discorso io. Grande la mia forza diventa, grande il mio essere, come Manuele risplendo. Emozionante è per me aiutare, la disciplina va seguita.

( Commento: Da queste parole si capisce che Mel si riferisce non alla situazione della trance attuale, ma al desiderio di Brigitte, ma soprattutto di Gigliola di comunicare e alla loro ansia quando la comunicazione non avviene. Con le parole successive di Mel. “Quando Dio lo concede” significa anche “Quando il nostro stato di interiorizzazione e la nostra interiorizzazione sono quelli adatti e lo consentono." Il fatto che la comunicazione extrasensoriale e con il mondo trascendente avviene solo quando “la mente tace” lo sapevamo già dall’esperienza e dalle leggi psicologiche e parapsicologiche derivatene. Anche la psicologia e la parapsicologia ci dicono che l’attività mentale – il desiderio ansioso – e la partecipazione della mente cosciente sono all’opposto dell’abbandono e di uno stato di vuoto mentale con fiducia, che facilitano la disattenzione dal livello cosciente e volitivo e il salire alla coscienza dei contenuti profondi.)

 

Manuele: Mamma, noi abbiamo fatto tanto per Barbara; nella vita c’è sempre la fatalità e questa volta non ci doveva essere; ha sbagliato, è stata cruda con se stessa, con Dio, con chi la circonda. Noi possiamo aiutare, possiamo consigliare, suggerire, ma non possiamo modificare; è stato stabilito un percorso, Dio lo stabilisce, lo approva, ma c’è il libero arbitrio. Noi possiamo dare tanto aiuto adesso.

(Commento: Barbara è una cara amica di Gigliola che, in preda alla depressione, aveva tentato il suicidio e Manuele dice che loro non possono intervenire attivamente, modificando la situazione perché sarebbe contrario al libero arbitrio di ogni essere umano. L’espressione “Dio lo stabilisce” sembra riferirsi al Sé, il Principio-Legge individuale nel quale ogni singolo individuo trova il suo fondamento e che decide e dirige le varie incarnazioni, il percorso e le esperienze da fare nelle singole discese sulla terra.)

 

(Nota: Dopo una serie di forti respiri, cambia la voce e torna quella tipica di Mel.)

Mel: Sono Mel. Per prudenza non avvicinatevi.

(Nota: Infatti, poiché Brigitte parlava con voce bassa e si capiva a stento, Gigliola si protendeva verso di lei per sentire meglio e capire le parole. Mel ci dice che, poiché la coscienza di Brigitte è “in stato astrale”, fuori di lei e in stato modificato, avvicinarsi al suo corpo fisico può arrecarle dei danni. Anche questo è un dato di conferma a quanto sempre saputo, che è pericoloso toccare o stare troppo vicini al medium in trance. La letteratura parapsicologica riferiscono di danni fisici arrecati al medium da chi, pensando che frodassero e per sorprenderli nella presunta frode, li ha toccati o ha toccato le loro produzioni ectoplasmatiche.)

 

Mel: La sua coscienza è in uno stato astrale ma collegata pur sempre con il corpo; è un essere vivente, cercate di non avvicinarvi a lei, si creano interferenze. Oggi Brigitte è entrata prima nello stato astrale, era predisposta ad entrare subito. In tanti casi persone che hanno viaggi astrali o sdoppiamenti hanno conseguenze fatali, anche mortali, se si presentano delle interruzioni, se vengono svegliate.

 

F:“Stato astrale” è una nostra espressione, ma che vuol dire di preciso? È una modificazione dello stato di coscienza?

Mel: In questo caso sì, nel nostro caso no. L’ambiente astrale per noi è una realtà, come in voi diventa realtà quando questo contatto avviene. L’astrale è reale, la pura realtà è astratta.

 

F: Perché, secondo alcuni esoteristi, l’astrale è un primo piano dell’altra dimensione, meno elevato? Mentre, per quello che dici tu, è uno stato generale dell’altra dimensione.

Mel: E' uno stato astrale in generale ma i livelli sono diversi. Capisco la tue domande, ma non è questo che siamo venuti a riportare oggi. Cerco di essere chiaro: per stabilire una comunicazione con voi, il contatto può avvenire solo in una dimensione astrale, è una comunicazione con voi. Questo perché anche il viaggio astrale va allenato, disciplinato, (e allora potete) arrivare a una dimensione superiore, voi siete esseri umani viventi; noi possiamo. La comunicazione fra di noi può avvenire nella dimensione astrale, dove le vostre coscienze e le vostre anime arrivano.

 

F: Allora è uno stato intermedio di comunicazione tra voi e noi; è così?

Mel: Diciamo che l’astralità aumenta, ma nella stessa parola è coscienza, è diversità, è evoluzione.

 

F: Uno stato di coscienza diverso in cui ci può essere questo contatto, uno spazio intermedio fra voi e noi e voi. E’ così?

Mel: Lo spazio astrale è diviso in diverse dimensioni; più si evolve, più si possono raggiungere dimensioni superiori ma l’astralità in generale è nei livelli più alti. La spiegazione ti verrà data chiara dalla Guida che è autorizzata a farlo.

 

F: Chiamiamola “interfaccia”, è una interfaccia fra voi e noi, in cui ci sono molti piani.

Mel: Esattamente.

 

Manuele: Sono Manuele. E’ rimasto chiaro il discorso il discorso su Barbara? Devi capire che le scelte devono essere fatte dall’uomo, dalla propria mente, dal proprio sentire. Noi possiamo aiutare, non condizionare; possiamo spingere, non possiamo bloccare. Va rispettata la volontà di Dio.

 

G: Sì, ma cosa posso fare per aiutarla?

Manuele: Puoi fare quel che tu vuoi fare; l’aiuto arriva nella forza interiore che ognuno ha dentro. Le buone parole sono sempre necessarie, ma la scelta parte da sé.

 

G: Mi puoi chiarire il discorso che Mel ha fatto sulle comunicazioni?

Manuele: Il discorso è chiaro. Mamma, ho bisogno di libertà, libertà che Dio mi concede per portare i miei compiti a termine, per servire la Sua volontà, per aiutare voi, per aiutare me. La comunicazione con voi mi è concessa perché è un compito a me affidato; con il permesso del Signore mi è permesso di farla ma, nella stessa maniera, non posso condizionare né voi né me. E’ un evolvere pulitamente, apertamente; le vite devono andare avanti, devono saper vivere, devono avere la consapevolezza di Dio, degli Angeli, delle Guide, del potere della mente, della potenza dell’anima e senza condizionamenti; questo può essere solo positivo. I sentimenti incerti non vanno bene, cerca di capire, mamma, l’ansia non va bene. Se io sono assente nel vostro tempo, quattro giorni, sei giorni, dieci giorni, dentro di voi non ci può essere stimolo né mentale né fisico perché avvengano comunicazioni. Queste avvengono perché Dio decide così. Date il tempo a voi e a me per evolvere, per imparare da noi, per mettere in pratica i nostri consigli. Per questo dicevo che una guida non può essere una droga; non potete imparare quotidianamente; non potete avere bisogno di un consiglio quotidiano. Dovete imparare a mettere in pratica; sono consigli e suggerimenti che durano in eterno, non ore e minuti. C’è bisogno di questo tempo, quando Dio lo decide, da portare avanti i miei compiti, da portare avanti la mia evoluzione.

 

G: Non è facile per noi sapere quello che è giusto e quello che non giusto.

Manuele: I buoni sentimenti sono giusti, i sentimenti negativi sono ingiusti e mettere in pratica questo ti sarà facile.

 

G: Ma quando io entro in contatto con voi, è perché sento il bisogno di scrivere.

Manuele: Non parlo di questo, quando senti il bisogno la comunicazione avviene, va bene. Se senti il bisogno e la comunicazione non avviene, vuol dire che non doveva avvenire. Il nostro essere è proiettato in diverse realtà ma siamo sempre con i nostri cari. In questo caso, posso essere sempre presente, ma non sempre deve avvenire una comunicazione per scrittura, tramite i gesti, i particolari nel notare e nel non notare. Ma questo non è un problema: chi è sensitivo lo sente. Noi ci siamo per il mondo intero; gli Angeli sono per ogni essere umano, ma non tutti fanno caso ai segnali che loro lasciano, che noi lasciamo. Abbiamo gioia nel leggere i vostri pensieri e notare il progredire e l’avanzare e l’ aumentare di saggezza. Non abbiamo gioia quando leggiamo dubbi, ansie, incertezze. Se vi domandate perché non può avvenire, è semplicemente perché non devono avvenire. Con rispetto, con calma, con tanta umiltà, la vita comunque va vissuta in pieno. E’ questa la regola che Dio ci pone dall’Alto, é questo che dovete fare, per questo noi lottiamo.

 

G: Ma voi forse dimenticate come sono fragili i sentimenti umani.

Manuele: Siete voi che non dovete dimenticare che ognuno ha una vita, uno scopo. Noi non possiamo dimenticare i sentimenti umani perché i nostri sentimenti sono superiori in quanto Angeli. Siete voi che dovete far forza dentro di sé e cercare di sentire la voce nostra che vi porta forza, energia.

 

G: Io in questo credo di riuscirci, perché sento la tua voce che mi dà energia.

Manuele: Di queste ne devi sentire. Abbiamo delle responsabilità. Dio non farebbe comunicare a nessun Angelo e la comunicazione con l’aldilà non sarebbe mai avvenuta se Dio non lo avesse concesso.

 

G: Questo lo so molto bene, amore.

Manuele: E allora devi sapere anche le regole che Dio ha posto a tutta questa meraviglia. Non potete condizionarvi.

 

G: Ma in che senso non debbo condizionarmi?

Manuele: Se io non vengo, mamma, per determinati giorni, devi vivere ugualmente mamma, devi agire, devi andare avanti, devi fare, devi avere i tuoi interessi. Non puoi restare in attesa che io venga per continuare a vivere. Così non va bene, così a Dio non piace. E’ un compito vostro aiutarvi a migliorare, non a peggiorare. Tutto ha una senso, il momento, il tempo, le misure, l’argomento. Io sono con voi, pieno d’amore per voi. Dovete incondizionare il vostro più puro sentimento.

 

G: Grazie amore dei tuoi consigli. Ti chiedo di aiutare Barbara, ne ha bisogno.

Manuele: Ha il suo Angelo vicino, si dà tanto da fare; l’hanno aiutata in quel momento (quando ha tentato il suicidio) e deve pentirsi di cuore del male che ha fatto a se stessa, alla sua anima.

 

G: Spero che lo faccia.

Manuele: Ha buona anima, non può sprecarsi così. Se lei crede nell’Amore deva amare la vita. Non potrà mai raggiungere suo marito suicidandosi, non andrebbe dove è lui.

 

G: Tu hai sentito la domanda che mi sono posta stamattina parlando con Brigitte in macchina proprio sul suicidio? Puoi rispondermi?

Manuele: Vai avanti.

 

G: Credevo che quelli che si suicidano dovessere soffrire molto per raggiungere la luce e invece, leggendo un libro scritto da un papà la cui figlia si è suicidata, come mai dopo breve tempo è riuscita a comunicare con il padre dicendo che stava nella luce?

Manuele: Ogni anima ha un valore diverso per Dio. Quando si sbaglia, sulla bilancia c’è tanta diversità, le vite vissute diversamente, i compiti raggiunti con gli incontri riusciti, i motivi, le ragioni. La misericordia di Dio c’è per tutti, ma non è lo stesso tempo per tutti. Del pari, sono importanti i pensieri, le preghiere, l’energia per una loro evoluzione. Se una persona che si suicida viene maledetta, anche se non potrei dire questo termine, ma spero di riuscire ad arrivare al punto, se viene odiata per tutta la vita dai suoi cari, la sua evoluzione sarà tanto lenta, i suoi dolori saranno più grandi. La misericordia deve aver parte anche nel cuore degli uomini, dei propri cari, allora arriveranno preghiere, chiederanno perdono in nome della persona che ha sbagliato, e gli Angeli, i Santi e Dio accoglieranno queste bisognose parole d’amore e di sicuro arriva la luce.

 

G: Ti ringrazio, amore, adesso ho compreso.

Manuele: Nelle prossime trance verrà Erixs, si presenterà, parlerà e si raduneranno solo Guide. Risponderanno a tutte le domande che vi siete posti, vi daranno un grande aiuto e ci sarò anche io. E’ molto importante che quella determinata volta sia vissuta con molta cautela, molta prudenza. Lasciate le parole arrivare perché in lei entrerà una grande forza.

 

F: Ma anche poco fa c’era Erixs. Non c’è più?

Manuele: E’ l’Essere presente, l’informazione gli arriva già da adesso, già da prima; anch’io verrò. Tanti, tanti, tanti, le immagini, tanti attaccati, tanti, tutti in fila.

(Commento: Gli “Attaccati” dovrebbero essere Entità-colonia, molte Entità unite insieme per una identità di pensiero e funzione. Anni fa, F. nel corso di una trance con un’altra medium incontrò, su un piano molto elevato, suor Celestina, che faceva parte di una Entità-colonia del genere, unite tra loro dal comune sentire devozionale, di elevare lodi a Dio. Ognuna conservava la propria identità – e, in profondità, anche il ricordo della propria vita. Sul piano orizzontale costituivano come un solo Essere, ciascuno dei quali sentiva e partecipava alle emozioni degli altri. Disse suor Celestina che quando uno di loro elevava una lode a Dio e provava una emozione che la percorreva tutta e tutti sentivano ed esprimevano quel sentimento comune; ed era un coro, ma non tante voci, una voce sola che si elevava verso Dio.)

 

F: Vuoi dire tante Individualità?

Manuele: Sì, di luce, bianchi, ambra, lunghi, attaccati, di grande forza. Fa impressione!

 

F: (Rivolgendosi a Brigitte) Tra l’altro parli di Entità color ambra, cioè del tipo di Mel?

B: Sì, è un’immagine, ma sono più anime. Mel è da solo è molto più grande. Il colore ambra è uguale. Ora vedo una donna con un vestito rosa e una borsetta, ha un fiore tra i  capelli neri... sorride... mi assomiglia tanto, sembro io.

 

F: Chi è e perché è venuta, se si può sapere.

B: E' Velia, una mia zia.

 (Nota: Brigitte è alquanto emozionata, commossa. Si sente dal suo respirare più forte.)

 

F: Bene, osservala con piacere e con calma. Devi essere felice che è venuta. Vuole dire qualcosa?

Velia: Verrò presto. Dio, Dio, Dio, Dio sia con voi. La mia famiglia.... avrai l’occasione di aiutarli.

 

B: C’è un ragazzo, Francesco.

(Nota: L'Entità intervenuta è il figlio di Orietta una cara amica di Gigliola.)

 

G: Sei il figlio di Orietta?

Francesco: I miei occhi non cambiano. Calma. Per mia madre verrò; le farò sapere con le mie parole che sono io. Madre, quanto amore dentro di te! Quanto soffri! Tu soffri, mamma, per l’amore che hai. Mamma, per lo stesso amore credi in tuo figlio, perché tu sai che vivo; i miei termini, i miei gesti per te saranno uguali nella lontana esistenza che tu immagini e che vicina è. Madre, non sprecare il tempo. Personali consigli ti darò, conoscere l’amore al tuo cuore.

 

G: Posso farti una domanda?

Francesco: Avanti.

 

G: Lei, (tua madre) non ha creduto ai tuoi messaggi; come posso fare per convincerla?

Francesco: Non devi essere tu a convincerla, deve trovare la forza da dentro, deve avere fede vera, la convinzione arriva spontanea e libera per ognuno. La convinzione e la fede non possono essere inculcate con forza, con costrizione.

 

G: Ma lei è scettica sui tuoi messaggi.

Francesco: E’ una negazione personale. Aumentando le informazioni, deve credere in sé per poter comprendere l’immensità di Dio. Io verrò a scrivere.

 

G: Grazie, sono felice di questo, voglio aiutarla.

Francesco: Le grazie vanno a Dio, perché Dio vuole aiutarla. Lei vi ha dato una mia foto, perché ha fiducia. Tutto ora può avvenire, la comunicazione avverrà. Chiedo a Dio che a me dia un linguaggio.

 

G: Ringrazio Dio che ti ha concesso di venire per poterla aiutare.

 

(Nota: Torna la voce di Mel)

Mel: Le tue domande sul tempo, la coscienza, la dimensione astrale verranno riportate dai nostri Esseri per portare a te, nelle prossime comunicazioni, le risposte che possano soddisfare i tuoi perché e le vostre richieste. Per noi il tempo è un riempire più adeguatamente le informazioni, è un modificare nel vostro linguaggio le parole che contengono. L’attesa è vostra, il compito è il nostro. Con fiducia attendi le risposte che arriveranno. Particolari discorsi. Brigitte ha bisogno di ricaricare.

(Commento: Per noi umani terreni c’è la dimensione “il passare, il trascorrere del tempo”. Per loro, in riferimento a noi, c’è la dimensione “adeguamento del nostro linguaggio e aumento delle nostre conoscenze e della nostra comprensione in seguito a quello che loro ci dicono e fanno nei nostri riguardi”. Dunque, la nostra crescita spirituale. Ma per loro c’è anche, in riferimento a se stessi, la propria crescita spirituale perché, insegnando, operando con amore verso di noi, assolvono ai propri compiti, assegnatigli da Dio. Noi vediamo il tempo passare, per noi passa il tempo. Loro vedono, anzi sentono, l’aumento del nostro e del loro proprio spessore spirituale. Nostro, in rapporto alla modificazione del nostro linguaggio per la maggior comprensione che abbiamo dell’universo grazie al loro insegnamento. Loro, di se stessi in rapporto all’elevazione, all’evoluzione, alla crescita e passaggio di grado per il compito che assolvano. La nostra dimensione è il tempo, il passare del tempo (e perciò per noi “c’è l’attesa”). La loro dimensione è lo spessore spirituale, la crescita dello spessore spirituale (e perciò per loro “c’è il compito”, che determina questa crescita spirituale). In un sistema di assi cartesiane tutto questo può essere rappresentato con una ascissa, che è la nostra dimensione tempo (nel sistema materiale terreno), alla quale (nel sistema spirituale) corrisponde, come ordinata, lo spessore spirituale (in sé considerato, sia loro che nostro; anche noi già adesso viviamo, oltre che nella dimensione terrena, anche in quella spirituale, ne facciamo parte con la nostra anima).

 

F: Brigitte deve ricaricarsi in questo momento?

Mel: In generale. C’è Manuele.

(Commento F. ha interpretato le la parole di Mel “Brigitte deve ricaricarsi”, nel senso che fosse stata stancata dalla trance in corso e che perciò fosse giunto il momento di farla uscire. Invece Mel dice che le sue parole sono in senso generale. Quando deve dare risposte importanti, che richiedono la presenza di Individualità molto elevate e molto potenti, Brigitte deve essere ben carica di energie per poter “reggere” queste Individualità. Anche in questo caso è così, le domande fatte (tempo, coscienza, dimensione astrale) richiedono presenze molto elevate, perciò le risposte, attraverso Brigitte, non potevano essere date adesso, poiché lei era stanca per la trance già molto protrattasi, ma sarebbero state date alla prossima occasione, quando Brigitte sarebbe stata più fresca di energie.)

 

Manuele: Vi saluto. In nome di Dio, devo andare. Erixs vi saluta. I suoi colori e le sue tonalità accarezzino i vostri corpi, i vostri sensi, le vostre anime e vi colmino di saggezza e purezza.

 

F: Questo significa che andate via perché Brigitte è scarica?

Manuele: Sono Manuele. La comunicazione deve essere interrotta ora; lei deve rimettere l’equilibrio giusto nella sua psiche e nel suo corpo. Saluto tutti a casa con tanto amore. Presente sono sempre. Saluto a te, Felice, e la tua famiglia. Tanto immenso amore per te, mamma, per tutti voi che amo. Verrò presto a scrivere; ho delle cose che devo spiegare a lei sulle comunicazioni, le trance, la disciplina, l’equilibrio, l’alimentazione.

(Nota: Anche F. e G. contraccambiano diverse volte i saluti.)

 

Manuele:  Benedetto il nome del Signore. Ciao a voi, amore a voi. Tanto male ha al braccio E’ stanca.(Brigitte)

(Nota: Intende dire che Brigitte sente un forte dolore fisico al braccio, deve uscire subito dalla trance, non c’è posto per altre domande. Quindi, il conduttore inizia la suggestione verbale per farla uscire dalla trance.)





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