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MESSAGGI

AMORE INFINITO



18.12.2003

La fede e la salvezza



( Domanda: Manuele, puoi dirmi in cosa credevano gli uomini prima della nascita di Gesù?)

Gli esseri si riconoscono nella forma, nella forza, nello spirito, nel temperamento, nei legami. Sono contento che i tuoi sensi si aprono e parlo in tutti i sensi. I sentimenti sono il migliore modo di esprimere l'amore, le emozioni, le sensazioni.

Volevo aiutarti a mettere ordine circa ciò che pensavi su Gesù, anche se la visuale è limitata ai sensi umani. Comunque sono contento che sia arrivata in te la chiara idea di cosa vuol dire essere Gesù, il Salvatore, il Redentore.

In effetti, prima della Sua nascita, non c'era alcuna fede vera, o almeno sufficiente per fare capire all'uomo il valore che aveva la propria vita, la propria famiglia, il proprio mondo e ogni cosa a sua disposizione. Immagina Dio che dall'alto vedeva tutto questo e anche fra noi, attraverso le Sue meraviglie, e quello che vedeva era del tutto assurdo!

Vedeva i Suoi figli adorare le capre e tanti altri dei. Vedeva il mondo che appena cominciava a diventare un vero mondo, con tanti di quei peccati addosso, che solo Lui, il Signore, poteva sapere quello che gli aspettava, visto che l'esistenza terrena non era altro che una preziosa opportunità per evolvere, per conoscere la propria natura, dell'anima stessa, e per avvicinarci ancora di più a Lui, a Dio attraverso l'esperienza.

Non era facile, visti i limiti che gli esseri umani oltrepassavano, e per questo, la Sua misericordia nei nostri confronti, gli fece creare un essere a Sua immagine e somiglianza, ma non solo un essere che gli assomigliasse, ma che avesse il Suo Spirito, il Santo Spirito. E così scelse il luogo giusto, il tempo in cui doveva avvenire, la data, e cominciò il Suo disegno e da qui tutti gli accadimenti raccontati dai Profeti e tutte le visioni che ebbero in tanti ma scelti uomini.

Così arrivò il tempo di mettere in atto la Sua più grande opera, Gesù, che nacque in questo mondo per lasciare prova della Verità assoluta: l'esistenza di un Dio che era il Padre di tutti, l'esistenza del Suo regno dove Lui era il Re.

Sovranamente, Gesù, il Suo compito lo portò a termine nella maniera più umile possibile, con una Fede capace di contenere tutte le fedi, capace di comprendere, capace di amare di tal modo Suo padre, Dio, e Sua madre, la donna meravigliosa e più pura che sia mai esistita, per i Suoi dolori, per la Sua sofferenza, perché solo Lei era in grado di essere Madre di tutte le madri, delle madri delle nostre madri.

Lei, magicamente illuminata da Dio, lo fece entrare in sé, nonostante la Sua umile situazione; nella perfezione lo portò in vita accanto al Suo compagno, anche Lui illuminato e insieme aiutarono Gesù, il figlio legittimo, unigenito di Dio.

Proprio per la Sua famiglia, per la Sua Divina Famiglia, salvò tutti dal peccato originale, facendo così testimoniare Dio attraverso una vita terrena, quella di Suo figlio, Gesù, che mai più fu dimenticato e che, grazie a Lui, in noi è nata una nuova Verità nascosta dentro il più profondo dei nostri esseri.

Una Verità che cambiò per sempre le nostre vite; in una una Fede che fece di noi uomini tutti, figli di Dio, dandoci il dono dello Spirito Santo, che Gesù ci lasciò come prova del Suo Regno e dell'Amore di Suo padre, stesso Spirito che aveva Sua madre, Maria, e Suo padre terreno, Giuseppe.

Quello spirito che avevano la maggior parte delle persone che in quel tempo venivano chiamate pazze o almeno pazzi illuminati, ma da chi?

Oggi è chiaro, e la Sua opera continua solo per salvare noi, voi, perché siamo tutti nella stessa situazione, figli di Dio, ed essere al Suo servizio per sempre è un eterno piacere. E' l'orgoglio più grande per un'anima che ha capito la grandezza di Dio, l'essenza unica del Redentore, la forza soprannaturale di Sua madre e del Suo compagno e che la Fede ancora nel mondo è ferma e forte, e, senza dubbio, é solo lei, la Fede, a far sì che in voi arrivino domande nel vostro interiore, e forse è proprio nel vostro interiore che vengono le risposte. 

Così è stato detto, così diciamo e così si dirà.

Dio è dentro di noi. Per Lui, con Lui e in Lui in eterno.

 

(Nota:Riteniamo opportuno, poiché le Guide ci parlano di Gesù, inserire qui questo Colloquio avvenuto tre anni dopo.) 

Colloquio del 13 Dicembre 2006

In nome di Dio, un’unica forza che guida è qui.

Siamo un insieme di Guide. Ricordi il messaggio ricevuto da Mario quando si parlava della spirale che lega più forze e si rappresentano come un unisono?

(Nota: Mario Del Giglio, nostro caro amico, riceve messaggi attraverso la sua Guida Leonard.)

Ecco, tu ora stai comunicando con una spirale, anche se non è necessario rivelare le identità dei componenti, lo faremo solo perché rimanga in te impresso il messaggio che vogliamo darti e il suo esatto significato.

Qui a comunicare con te, e attraverso te stessa, come strumento, ci sono Mel, Leonard e Domenico. Oggi è il compleanno terreno di Domenico. E' una Guida molto cara a noi e appartiene alla nostra spirale.

Non a caso vi siete conosciuti con Mario; lui comunica con Leonard e voi comunicate con Mel.

Domenico: Sono Domenico, lieto di presentarmi, mi è stato concesso di poterlo fare per rispondere alla domanda che ti sei prefissa di fare tanto tempo fa.

Io, qui sulla Terra, sono stato uomo di Chiesa di grado avanzato e qui in cielo continuo ad avanzare, ma non in un concetto di Chiesa, ma in concetto universale di conoscenza e coscienza.

Sono qui, ora, a parlare, in nome di Dio, per risponderti. Avanti, forza, scrivi la domanda, anche se noi sappiamo già qual’è, è bene che tu la scriva per evitare confusione nel trascrivere il messaggio.

In nome di un'unica Forza Suprema di Amore che è Dio.

 

(Domanda: A volte Gesù viene paragonato a Maometto o a Buddha; posso sapere, poiché si parla di Lui come un illuminato, qual’è la Sua vera “figura” su questa Terra? Perché Gesù è il Figlio di Dio?)

Siamo Domenico, Mel e Leonard con la voce di uno solo.

Gesù, Buddha e Maometto hanno in comune l’illuminazione, ma spiegheremo cosa rende Gesù diverso e figlio unigenito di Dio.

Una volta ti venne detto, in termini di mistero e reincarnazione, il perché non era possibile che nessun essere umano alla nascita potesse ricordare la sua vita precedente, ricordi?

Era una verità questa in grado di poter far impazzire chiunque, un qualcosa di non gestibile ai sensi umani. Ti diciamo questo perché ora è il momento di farti comprendere la differenza che c’è tra loro e Gesù.

Gesù, quando fu il momento di venire su questa Terra e compiere la volontà di Dio, fu dotato del Suo Spirito, proprio perché veniva a sacrificarsi per Lui, per il Padre e per tutti noi.

Per l’esperienza che Gesù doveva portare a termine, non poteva non sapere da dove veniva, non poteva non essere completamente consapevole dell’esistenza di Dio. E' questo ciò che lo differenza da tutte le creature che hanno calpestato il suolo terreno.

Come poteva, Gesù, non impazzire custodendo fin da piccolo la consapevolezza che fosse figlio di un Dio onnipotente? Come poteva non temere il giudizio o le incomprensioni che si versavano su di Lui? Gesù era dotato dello Spirito di Dio, perché era stato scelto tra tutte le creature celesti per compiere l’esperienza come Dio uomo, essendo Lui, lo Spirito di Luce che affiancava da secoli e secoli il Signore.

Ecco perché è l’Unigenito. Ecco perché la voce dell’ Onnipotente disse di compiacersi in Lui. Ecco perché la Sua esistenza e il Suo grande e immisurabile sacrificio. Lui ha avuto il compito più difficile tra tutte le creature esistenti.

Venne su questa terra per glorificare il nome del Signore davanti a tutti, perfino davanti agli esseri più crudeli e malvagi, gli stessi che un giorno lo avrebbero crocifisso. Ecco perché è nato consapevole.

Quelli che avevano il dono dell’ispirazione in quell’ epoca- i Profeti- sono venuti a conoscenza di questo. Loro sapevano da molto tempo che questo sarebbe avvenuto; che sarebbe nato un bambino con lo Spirito di Dio e che questo avrebbe salvato l’umanità e avrebbe redento la Fede nel Padre per tutti i tempi dei tempi.

Ecco perché aspettavano il Salvatore, come lo chiamavano e come è stato rivelato a loro attraverso messaggi rivelatori e visioni.

Ecco perché questo Figlio di Luce è chiamato Figlio di Dio e da quando fu consapevole, parlò del Suo vero Padre, interessandosi da bambino delle cose per cui era nato. Questo è Gesù.

E’ Gesù, perché, a differenza degli altri illuminati, Lui non ipotizzava, ma conosceva, sapeva con intera consapevolezza ciò che diceva e faceva, ciò che compiva: l’amore verso il prossimo e l’esistenza di un Padre celeste a cui appartenevano il regno dei cieli e i cuori della terra.

Per questo il Suo nome è lodato per i secoli dei secoli e i Suoi insegnamenti hanno le fondamenta più stabili che fossero mai state costruite.

Per questo siede alla destra del Padre, perché nacque con la memoria del Regno a cui apparteneva.

Per questo è il Re nei cieli, perché, compiendo la Sua esistenza, meritò questo per il resto del tempo, per l’infinito.

E’ stato per noi un onore parlarti del Figlio del Re, del Redentore.

Con lo stesso amore con cui siamo venuti, noi, Mel, Leonard e Domenico, imprendiamo il viaggio verso un’altra destinazione.

Il pensiero di Leonard saluta Mario, e i nostri pensieri insieme salutano a voi tutti forestieri di Dio.

In armonia rimani, caro strumento per noi, in unione di quelli che ami e prega ed augura questo a quelli che non.

Manuele: Sono Manuele. Sono lieto di questo incontro, più che felice e mando a voi tutti tanto amore.

 





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